22 luglio 776 a.C. – si svolgono i primi giochi olimpici
Le olimpiadi si celebrano ancora oggi, ma quando sono nate? Risaliamo alle origini dei primi giochi olimpici e distinguiamo tra mito e realtà storica.
Primi giochi olimpici
I Giochi olimpici antichi erano delle vere e proprie celebrazioni atletiche e religiose, si svolgevano ogni quattro anni e si tenevano nella città di Olimpia.
Ci sono tracce archeologiche dello svolgimento dei giochi risalenti al 776 a.C. fino al 393 d.C. Nell’antichità si tennero in totale 292 edizioni dei Giochi Olimpici. Si dice che durante queste olimpiadi le guerre fossero sospese e inoltre erano usate come riferimento cronologico per datare gli eventi.
Viene narrato che la prima volta che si svolsero i giochi fu proprio il 22 luglio 776 a.C.
Il mito dei Giochi Olimpici
Come avvenimenti dell’antichità sull’origine dei Giochi Olimpici non ci sono certezze, ma esistono molte leggende.
Pindaro fu un autore del V secolo a.C. che scrisse, fra l’altro, 14 odi olimpiche. In una di queste odi riferisce alcune delle origini mitiche dei giochi:
- La corsa di quadrighe da Pisa, città dell’Antica Grecia, a Corinto svoltasi tra il re Enomao e Pelope. In palio era prevista la mano della giovane figlia del sovrano, Ippodamia.
- Invece una seconda versione vuole che proprio all’interno del sacro recinto dove fu sepolto il grande Pelope vennero istituiti i giochi in suo onore.
- Infine una terza versione pindarica vuole che il fondatore dei giochi sia stato l’eroe, nonché semidio, Eracle, dopo aver ripulito le stalle di Augia: dopo aver ucciso il re che si era rifiutato di consegnargli la dovuta ricompensa, per ingraziarsi gli déi, istituì i giochi. Stabilì inolte che il premio per il vincitore fosse un verde rametto d’ulivo proveniente dalle fonti dell’Istro.
Invece Pausania il Periegeta nella sua Periegesi della Grecia tramanda che sarebbero stati i Dattili, cioè i cinque fratelli custodi del giovane Zeus, nascosto da Crono che l’avrebbe sicuramente divorato, ad aver inventato i giochi. Infatti per passare il tempo si sarebbero cimentati in una gara di corsa fino Olimpia.
Infine versioni alternative vogliono che Zeus, dopo aver sconfitto il padre Crono, proprio ad Olimpia, volle celebrare il successo istituendo proprio in quella città i giochi.
Verità storica
Se si prende in esame il primo documento scritto sulla nascita delle Olimpiadi si può notare che parla di una festa con una sola gara: lo stadion (gara di corsa). Solo successivamente altri sport si aggiunsero alla corsa, fino a venti, per una durata di sette giorni. Fra le gare successive troviamo: il pugilato, la corsa, il pentatlon e anche la corsa dei cavalli.
Non va dimenticato che le Olimpiadi avevano anche un’importanza religiosa, in quanto si svolgevano in onore di Zeus.
Ai vincitori delle gare venivano dati in dono statue e corone d’alloro, mentre i poeti scrivevano poemi sulle loro gesta.
Potevano partecipare ai giochi solo i cittadini greci, maschi e liberi. Inoltre, a causa dei continui allenamenti, solo i membri delle classi più facoltose potevano prendere in considerazione la partecipazione.
Solamente gli uomini che parlavano la lingua greca potevano partecipare alle gare. Ma si consideravano giochi “internazionali” poiché i partecipanti provenivano dalle varie città stato della Grecia, ed anche dalle colonie.
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