70 ANNI DI DIOR A LE MUSÉE DES ARTS DÉCORATIFS
70 anni di Dior: le Musée des Arts Décoratifs di Parigi celebra il grande stilista francese
Le Musée des Arts Décoratifs non poteva scegliere data migliore per inaugurare la mostra che vuole celebrare i 70 anni di Dior. L’esposizione Christian Dior, Couturier du rêve, “Moda da sogno“ infatti, nonostante sarà aperta al pubblico da oggi 5 luglio, è stata inaugurata quasi parallelamente alla passerella a Les Invalides firmata Maria Grazia Chiuri durante la settimana dell’Haute Couture. Una delle più importanti per chi della moda ne fa un’arte.
300 creazioni Haute Couture della Maison Dior
Il Museo al 107 di Rue di Rivoli sceglie di essere il testimone dell’eleganza francese e del savoir fair parigino portando in scena 300 creazioni Haute Couture, realizzate dal 1947 a oggi. Una mostra ricca e densa che negli anni ha visto alternarsi diversi progettisti che sono succeduti a Monsieur Dior: Yves Saint Laurent, Marc Bohan, Gianfranco Ferré, John Galliano, Raf Simons e ovviamente lei Maria Grazia Chiuri, unica donna fino a ora ad avere le redini in mano della casa di moda francese.
Dall’infanzia ai primi bozzetti fino alle ultime creazioni
La splendida esposizione curata da Florence Müller et Olivier Gabe non si limita alle 300 creazioni. In mostra anche illustrazioni, bozzetti, lettere, manoscritti, fotografie e racconti di vita. Documentazioni che vanno oltre la moda, oltre l’abito. Sono la rappresentazione di un uomo che nel costruire il suo «It’s a new look», per citare Carmel Snow, direttrice all’epoca di Harper’s Bazaar, aveva avuto il coraggio di osare. Pensando, vivendo e studiando anche l’arte.
Non a caso la mostra che è stata organizzata secondo un percorso cronologico in uno spazio di 3000 metri quadri racconta le diverse esperienza che Monsieur Dior visse negli anni. Si parte dall’infanzia quando ancora abitava in Normandia nel comune francese di Granville per arrivare agli anni che vanno dal 1928 al 1934 quando insieme ai suoi amici Jacques Bonjean e Pierre Colle diresse una galleria d’arte incontrando artisti quali Giacometti, Dalì, Calder e Jean Cocteau.
Poi le sue collezioni di porcellane cinesi e oggetti in stile Art Nouveau. Il percorso procede di abito in abito per concludersi in una sala da ballo, in cui vengono presentati sontuosi abiti da sera per perdersi nel sogno di questi 70 anni di Dior. Un sogno perfettamente costruito dalla scenografa Nathalie Crinière che da tempo ha legato il suo nome al numero 30 di Avenue Montaigne, l’indrizzo ormai leggendario dell’atelier del grande sarto e stilista francese.
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