Ilona Staller e Jeff Koons: la storia d’amore dietro la lite di domenica live 2017
L’artista e la porno star: una storia anni ’90. La storia d’amore, il matrimonio e il divorzio dietro il litigio tra Filippo Facci e l’avvocato di Jeff Koons intorno al vitalizio del figlio di Ilona Staller
ilona staller
Nel corso della puntata di ieri di ‘Domenica Live’ è accaduto quanto molti, tra produttori, registi e spettatori, si augurano probabilmente da tempo: s’è superato il limite tra violenza verbale e fisica. Gli attori della scenata sono stati il giornalista Filippo Facci (noto sangue caldo) e Luca Di Carlo, avvocato di Ludwig Koons, figlio di Ilona Staller e dell’artista neo-concettuale Jeff Koons.
La lite, sfociata con l’aggressione di Facci al volto dell’avvocato, è stata censurata dalla conduttrice Barbara d’Urso, che ha ripreso la diretta mettendo in mostra la solita finta espressione pentita da pellegrina a Madjugorie.
La lite aveva al centro la presunta difficoltà a trovare lavoro per il giovane Ludwig, persino nei reality show nostrani, nonostante la notorietà dei genitori, e degli scarsi aiuti ricevuti dal padre, uno dei più ricchi artisti viventi. Da lì, l’indignazione di Facci, scandalizzato dai 2000 euro di vitalizio ricevuti dall’ex pornostar: questa la molla che l’ha spinto incattivito e furioso verso l’avvocato presente in trasmissione.
Quella tra Koons e Ilona Staller è stata una delle unioni più discusse e simboliche del decennio ’80-’90, come e forse più di altre liason che hanno avuto al centro personaggi del mondo dello spettacolo stranieri e italiane (o divenute celebri, proprio come Cicciolina, proprio nel nostro Paese): si ricordi a proposito la coppia Eric Clapton-Lory Del Santo o Loredana Berté-Bjorn Borg.
Una coppia unica perché è proprio grazie a quest’amore che Koons ha creato alcune delle sue più trasgressive opere d’arte, come la serie di sculture e dipinti a luci rosse della serie ”Made in Heaven”, esposte alla Biennale di Venezia nel 1990. Di che tipo di opere si trattava? Sfacciatamente kitsch e pornografiche, palesemente prive di sottintesi. Koons apparteneva al genere neo-geo (‘neo geometric conceptualism’),
ed esponeva prodotti di consumo come aspirapolveri in una sorta di divertiti e compiaciuti rifacimenti dei ready made dei dada. Un artista ritenuto sopravvalutato da molti critici, ma ancora oggi assai attivo sul mercato.
Jeff e Ilona si sono sposati nel 1991 per separarsi solo un anno dopo, quando nacque il figlio Ludwig (un nome: un omaggio al kitsch). I due si erano conosciuti nel 1987, un momento in cui la loro popolarità era alle stelle.
La pornoattrice ungherese aveva 35 anni, a breve sarebbe diventata l’icona (o meglio l”Ilona’) del cinema porno italiano, prima di diventare addirittura deputata nel partito Radicale; lui attratto dal mondo porno e incuriosito dall’idea di farne rappresentazione artistica e dalla volgarità come lo erano stati in passato, con esiti artistici diversi, Andy Warhol e Gilbert and George.
Fece della moglie un’opera d’arte, prima che le cose tra di loro andassero a finire, prevedibilmente, male. Lei descriveva le noiosissime giornate passate a fianco del solo apparentemente vulcanico marito: Koons passava il tempo a guardare la tv, lei si riduceva a parlare con il proprio cane. Nasce il figlio, e con questo la battaglia per contenderselo durata 14 anni e che ancora oggi porta i suoi strascichi al tribunale del popolo: la televisione.
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