Proteste pro-Gaza negli Stati Uniti
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Proteste pro-Gaza negli Stati Uniti, università nel caos: oltre 2000 arresti

Proteste pro-Gaza negli Stati Uniti dove le università sono nel caos. Questo è quanto sta accadendo da diverse ore ormai oltre oceano, dove migliaia di studenti e manifestanti hanno letteralmente occupato molti campus universitari per protestare contro il conflitto in Medio Oriente.

Dalla fine di aprile forze dell’ordine e agenti della polizia hanno arrestato complessivamente oltre 2000 persone, e i fermi proseguono a ritmo serrato. Quasi tutti gli Stati della confederazione a stelle e strisce stanno vivendo proteste pro-Gaza largamente diffuse. Particolarmente agitata la situazione al campus della Ucla, l’università della California.

Le parole del presidente Joe Biden hanno cercato di riportare la calma, facendo riferimento alla legge e all’ordine. Intanto gli agenti americani nella giornata di venerdì 3 maggio 2024 hanno smantellato gli accampamenti allestiti dai manifestanti in California e Arizona.

Proteste pro-Gaza negli Stati Uniti, università nel caos: oltre 2000 arresti
Proteste pro-Gaza negli Stati Uniti, università nel caos: oltre 2000 arresti

Gli Stati Uniti alle prese con le proteste pro-Gaza, le università nel caos: il presidente Joe Biden invita alla calma

Il diritto alla protesta non significa diritto al caos. Non siamo un regime autoritario dove mettiamo la gente a tacere, ma non siamo neanche un Paese che non ha leggi

Parole decise quelle pronunciate dal presidente americano Joe Biden in merito alle proteste pro-Gaza in scena ormai da diversi giorni in molti angoli degli Stati Uniti. Luoghi designati quale teatro di queste agitazioni sono soprattutto i campus universitari, letteralmente occupati da centinaia di studenti e manifestanti.

Proteste pro-Gaza negli Stati Uniti, università nel caos: oltre 2000 arresti
Proteste pro-Gaza negli Stati Uniti, università nel caos: oltre 2000 arresti

Particolarmente complicate le situazioni andate in scena alla Ucla, l’università di Los Angeles, dove nelle ultime ore i fermi sono stati 200 e dove gli agenti di polizia hanno allontanato i manifestanti che si erano assiepati nel campus. Forte tensione anche in Arizona dove le forze dell’ordine hanno sparato proiettili di gomma sulla folla, e a Dallas in Texas.

La legge e la libertà di parola devono essere sostenute, le proteste pacifiche sono tutelate in America, il vandalismo e le proteste violente no

Tono deciso quello ancora adoperato dal 46° presidente degli Stati Uniti per chiedere la fine delle agitazioni e delle proteste dilaganti nel Paese. Dito puntato anche contro chi da tali disordini crede di poterne ricavare un vantaggio politico.

In momenti come questo c’è sempre chi corre per mettere a segno punti politici. Ma questo non è il momento per la politica. È il momento per la chiarezza. Quindi voglio essere chiaro: le proteste violente non sono protette. Lo sono le proteste pacifiche

Biden si è detto contrario all’ingresso delle forze dell’ordine nei campus universitari, ma con le sue parole ha voluto ribadire la condanna senza eccezioni della violenza. L’invito univoco rivolto ai giovani manifestanti è quindi quello indirizzato sì a protestare e far sentire la propria voce, ma esclusivamente in modo pacifico.

Distruggere proprietà non è una protesta pacifica, è contro la legge. Il vandalismo, il rompere vetrate, chiudere i campus e costringere a cancellare le classi non è una protesta pacifica, così come non lo è minacciare o intimidire le persone. Il dissenso è essenziale per la democrazia, ma il dissenso non deve mai portare al disordine

Proteste pro-Gaza negli Stati Uniti, università nel caos: oltre 2000 arresti
Proteste pro-Gaza negli Stati Uniti, università nel caos: oltre 2000 arresti

Proteste pro-Gaza negli Stati Uniti: l’eco arriva sino in Australia

Se gli Stati Uniti sono alle prese con una situazione a tratti drammatica, e condita da numeri inquietanti (già più di 2000 le persone arrestate), non se la passa molto meglio nemmeno l’Australia. Tantissimi infatti sono stati gli studenti dell’isola orientale ad essere scesi in piazza in favore della Palestina.

Un vero e proprio accampamento è stato in particolare allestito nel campus dell’ateneo di Sydney. Qui nelle ultime ore si sarebbero vissuti attimi di forte tensione con il contatto tra questi manifestanti e altri gruppi filo-israeliani.

Per evitare che la situazione potesse degenerare sono intervenute le forze dell’ordine australiane, ma il livello di allerta resta ai massimi termini. Molti studenti intercettati dai giornalisti hanno confessato di avere grande paura a frequentare i luoghi dell’università.

Proteste pro-Gaza negli Stati Uniti, università nel caos: oltre 2000 arresti
Proteste pro-Gaza negli Stati Uniti, università nel caos: oltre 2000 arresti

Conclusione: continuano le proteste pro-Gaza negli Stati Uniti, le università sono nel caos e gli arresti superano i 2000. Biden prova a riportare la calma

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