Premier League a rischio sospensione fino a gennaio per il Covid
La variante Omicron fa paura in Premier League: rischio sospensione fino a gennaio
La Premier League rischia la sospensione causa variante Omicron.
Il Covid non molla la sua presa in Europa. La Gran Bretagna, ormai in preda alla variante Omicron, ha registrato ieri quasi 80.000 casi in un solo giorno e oltre 160 decessi.
Il virus dilaga anche in Premier League, dove la media di tesserati che hanno fatto il vaccino è sotto quella nazionale. Di conseguenza, i focolai tornano a raccendersi fra le squadre. Diverse partite in programma questo fine settimana sono saltate: l’ultima nell’ordine è Leicester-Tottenham. Alcuni del settore, come il tecnico del Brighton Graham Potter, esortano i vertici del campionato a provvedere in merito.
La bassa percentuale di calciatori vaccinati e lo spauracchio Omicron
Nel sistema calcio inglese, a differenza di quello nostrano in Serie A, non si è presa la stessa severità per gli atleti professionisti. Secondo i dati forniti dalla FA, a fine ottobre la percentuale di giocatori vaccinati con una sola dose era del 68% e l’81% doveva ancora fare la seconda dose.
In questi mesi, la flessibili raccomandazioni unite allo scioglimento delle restrizioni hanno fatto sì che dilagassero le due varianti più contagiose: la Delta e la Omicron. Questa combinazione pericolosa però sta scatenando nuovi focolai nei club. Finora sono state annullate cinque partite: Brighton-Tottenham, Brentford-Manchester United, Burnley-Wartford e Leicester-Tottenham, che doveva tenersi questa sera.
Covid, le reazioni degli allenatori
La paura della variante Omicron sta indisponendo alcuni tecnici della Premier. Graham Potter, tecnico del Brighton, dopo la partita contro il Wolverhampton ha affermato che si dovrebbe andare avanti ma con delle regole chiare:
“Tutti vogliamo che il calcio continui, in generale che la vita prosegua al meglio possibile ma cià che conta di più è essere in salute. Abbiamo noi stessi dei problemi a riguardo e questa settimana è stata disturbata dalla velocità in cui siamo stati afflitti. Se ciò continuasse, dovremo fare dei brutti pensieri“
Della stessa idea Jurgen Klopp. L’allenatore del Liverpool rincara la dose puntando il dito contro i no-vax:
“Ci deve essere chiarezza sui nomi dei positivi e sui numeri reali. Bisogna vaccinarsi. Per proteggere se stessi e per gli altri, per la comunità intera alla quale apparteniamo“.
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