Dizionario Arte

Arnheim, Rudolf

Psicologo e critico d’arte tedesco. Fu allievo a Berlino di Max Wertheimer e Wolfgang Köhler, tra i fondatori della corrente di pensiero psicologico chiamata Gestaltpsychologie (Psicologia della forma), laureandosi nel 1928 con una tesi sulla psicologia sperimentale dell’espressione visiva. Fin da giovane interessato alle arti visive e alla musica, nel 1932 pubblicò il suo primo importante saggio intitolato Film come arte. Dal 1933 al 1939 visse in Italia continuando a occuparsi di cinema e nel 1940, a causa della discriminazione razziale, emigrò prima a Londra, dove lavorò come traduttore, e poi negli Stati Uniti. In America ricoprì numerosi incarichi accademici: nel 1943 ottenne la cattedra di psicologia dell’arte presso la Facoltà di Psicologia del Sarah Lawrence College di Bronxville (New York), mantenuta fino al 1968 quando iniziò a insegnare presso la Harvard University di Cambridge. Applicando i fondamentali principi della Psicologia della forma alle espressioni artistiche, ha indagato la relazione tra percezione visiva dell’opera e modello psicologico che ne è alla base. Tra i suoi numerosi saggi si ricordano Arte e percezione visiva (1954; nuova edizione 1974), Verso una psicologia dell’arte (1966), Il pensiero visivo (1969), La dinamica della forma architettonica (1977) e Il potere del centro. Psicologia della composizione nelle arti visive (1982). Nascita: Berlino 1904; Morte: Ann Arbor 2007

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