Balla Giacomo. Futurista 1900
Pittore e scultore italiano, attivo principalmente a Roma, Balla Giacomo è stato uno degli artisti più importanti del movimento futurista. Dopo un soggiorno a Parigi tra il 1900 e il 1901 tornò in Italia con una nuova sensibilità per il colore e la luce, che trasmise a Boccioni e a Severini.
Le sue prime opere comprendono paesaggi e ritratti, ma con l’entrata nel nuovo secolo si dedicò con crescente interesse alla rappresentazione della moderna vita industriale. Nel 1910 si unì al gruppo futurista, e presto si dedicò come gli altri membri al tema della rappresentazione del movimento sulla tela.
Giacomo e Balla e i futuristi
Diversamente dagli altri futuristi, però, Balla non era interessato alle macchine e alla violenza, e nei suoi dipinti tendeva piuttosto al lirico e all’arguto, come nel delizioso Dinamismo di un cane al guinzaglio (1912, Albright-Knox Art Gallery, Buffalo), nel quale le impronte multiple delle zampe e della coda del cane esprimono il movimento nella maniera che più tardi sarà quella dei cartoni animati.
Tra il 1913 e il 1916 andò oltre i principi dei manifesti futuristi realizzando dipinti che si avvicinano alla pura astrazione, nei quali il riferimento con la realtà che li ha ispirati è dato solo da una residua rassomiglianza (Velocità astratta -auto in corsa, 1913, Tate, Londra).
Subito dopo la prima guerra mondiale, Balla rimase fedele agli ideali futuristi dopo che molti suoi colleghi li avevano abbandonati. Tuttavia, negli anni Trenta tornò a uno stile più convenzionale. Alla fine della sua lunga vita fu molto stimato in quanto ultimo rappresentante di una fase molto creativa dell’arte moderna italiana.
Nascita: Torino 18-07-1871; Morte: Roma 1 marzo 1958
Giacomo Balla, un’onda di luce a Roma
Balla all’aranciera di Villa Borghese
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