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Addio a Chiara Samugheo, la fotografa delle dive: ha ritratto Liz Taylor e Raffaella Carrà

Addio a Chiara Samugheo, la fotografa delle dive: ha ritratto Liz Taylor e Raffaella Carrà

Lutto nel mondo della cultura: stanotte è venuta a mancare, all’età di 96 anni, Chiara Samugheo, la fotografa delle dive. Il suo vero nome era Chiara Paparella. Era nata a Bari nel 1925 (o almeno così si pensa. La sua età, come la sua vita privata sono stati segreti che Chiara ha sempre mantenuto). Fu il giornalista Pasquale Prunas, a lungo suo compagno di vita, a consigliarle di prendere un nome d’arte scegliendo per lei quello del paese di Samugheo, appunto, al quale era legata e il cui comune le aveva poi attribuito la cittadinanza onoraria.

Chiara Samugheo, la sua storia

Nasce come Chiara Paparella a Bari: è il suo compagno di vita, nonché grafico, illustratore e editore, Pasquale Prunas, a suggerirle di trasformare il suo cognome. Ancora molto giovane, vuole comporre musica. Contrariamente ai desideri dei genitori, che l’avrebbero voluta maestra di scuola, la Samugheo parte per Milano nel 1953. Qui inizia a frequentare l’ambiente intellettuale di Enzo Biagi, Oreste Del Buono, Dino Buzzati, Elio Vittorini e Giorgio Strehler, che le propone anche di recitare.

In questo periodo Chiara Samugheo conosce Prunas, che la coinvolge nella redazione di una nuova rivista. Dapprima tenta la professione di giornalista di cronaca nera, ma, dopo l’incontro con Federico Patellani, uno dei fotografi più importanti di quegli anni, decide di iniziare a lavorare per lui.
I suoi primi lavori sono di reportage e di denuncia sociale: ritrae i “tarantolati”, le baraccopoli napoletane, le zingare in carcere.
In seguito realizza servizi fotografici per i maggiori periodici internazionali, le copertine per importanti riviste, pubblica diversi libri fotografici.

A partire dalla fine degli anni Cinquanta fotografa le maggiori star internazionali: con alcune dive, ad esempio Monica Vitti e Claudia Cardinale, intreccia una relazione d’amicizia. Conosce e ospita a casa propria Henri Cartier Bresson.

fotografa delle dive

Il boom economico e la fotografia

Il periodo del “boom” economico e la “dolce vita” decretano il successo di un nuovo tipo di fotogiornalismo e di riviste dove lo star-system rappresenta il motore del progresso. Copertine e servizi devono documentare la figura della “diva”, della donna cinematografica, come oggetto del desiderio. In questo modo Chiara Samugheo diventa ‘la fotografa delle dive’.

Le foto della Samugheo prendono le mosse da questo contesto, ma restituiscono al corpo-oggetto delle dive una femminilità e una personalità reali, qualcosa di profondamente intimo. In contrapposizione dialettica all’ambiente effimero costruito intorno ai loro corpi, contribuisce ad alimentare la mitologia del cinema italiano.

Chiara Samugheo, riconoscimenti

La fama della Samugheo cresce: lavora a Hollywood, in Spagna, in Russia; è ospite dello Scià di Persia, del produttore hollywoodiano Joe Pasternak. Espone i suoi lavori alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna, alla Galleria Comunale di Cagliari, alla Biennale di Venezia, al Festival d’Avignone.

Inoltre figura alla Pinacoteca di Bari, al Festival di Cannes, al Guggenheim e al CIFE di New York, al Museo d’Arte Moderna di San Paolo del Brasile. Riceve numerosi premi e riconoscimenti, tra i quali l’Oscar dei Due Mondi di Spoleto, il Premio della Ferrania, il Premio Minerva. Il 2 giugno 2003 è stata insignita del titolo di Cavaliere della Repubblica. Dopo essere stata “adottata” da Roma per diversi anni, si trasferisce a Nizza, dove viveva prima di lasciarci.

Claudia Cardinale fotografata da Chiara Samugheo

La fotografa delle dive: Chiara Samugheo, le caratteristiche delle sue opere

Chiara Samugheo ha creato alcuni dei più straordinari ritratti delle dive del cinema: davanti al suo obiettivo hanno posato Liz Taylor e Sophia Loren, Joan Collins e Shirley McLane, Claudia Cardinale e Gina Lollobrigida. I suoi ritratti erano unici nelle linee, nei colori e nel sapiente uso di abiti, make up e acconciature: il suo nome è legato indissolubilmente alla grande stagione del cinema italiano. Il suo metodo unico, così d’impatto, è stato capace di segnare per sempre la fotografia di moda.

L’ultima mostra, allestita nel 2021, fu un omaggio a un’altra grande diva: Raffaella Carrà. I suoi scatti hanno consegnato alla storia le donne che hanno segnato un’epoca, viste in un modo nuovo. Viste con gli occhi di un’altra donna: sorridenti, assorte, libere dalla rigidità di un set.

Raffaella Carrà fotografata da Chiara Samugheo

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