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Apocalypse Now, il Grande romanzo americano

Apocalypse Now, il Grande romanzo americano

«Apocalypse Now è il vero Grande romanzo americano». Lo storico della letteratura Robert Detweiler non ha dubbi: il film che consegnò Francis Ford Coppola all’immortalità mentre lo conduceva a un passo dal suicidio e che gli costò i guadagni de Il Padrino e Il Padrino Parte II, è l’unica opera in grado di reggere il confronto con la pietra miliare rappresentata da Moby Dick di Herman Melville.
L’occasione per tornare ad analizzare il film che nel 1979 vinse la Palma d’Oro a Cannes (ex aequo con Il tamburo di latta di Volker Schlöndorff), è la pubblicazione della sceneggiatura di Apocalypse Now Redux. Questo è la versione del film che lo stesso Coppola realizzò nel 2001, aggiungendo quarantatré minuti di scene non incluse in quella originale. Pubblicata da Atet (pp.170, 9 euro) con la prefazione del regista, la sceneggiatura permette di apprezzare la particolarissima rilettura di Cuore di tenebra di Joseph Conrad. E la sceneggiatura è opera dello stesso Coppola, di John Milius e di Michael Herr, quest’ultimo autore dei monologhi fuori campo del capitano Willard. Lì, lo scrittore di origini ucraine raccontava la sua esperienza di capitano in seconda su un battello che navigava nelle acque del Congo Belga.

Un’analisi di Apocalypse Now

In un interessante articolo pubblicato mercoledì 21 giugno nelle pagine della cultura del Corriere della Sera, Ranieri Polese mette in evidenza numerose altre connessioni letterarie: da La Terra Desolata di T.S. Eliot a L’albatro di Baudelaire, per un film che segnò indelebilmente la storia del cinema.

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