ARNAULT COMPRA TUTTO IL GRUPPO DIOR
Arnault, con un’operazione di notevole capacità finanziaria, ingloba nel gruppo LMVH tutta Dior, di cui possedeva già il 74,1% (e diritti di voto sull’84,9% del capitale)
Arnault, lanciando un’offerta di acquisto sulle azioni rimanenti di Dior, al valore, per ogni azione, di 172 euro in parte cash, più un’azione Hermès a 0,192. L’operazione, complessivamente, ha un valore di 8 miliardi, e, fatta in modo da eludere la tassazione sulla transazione, permette al gruppo di controllare totalmente il grande marchio storico.
L’obiettivo, spiega una nota della famiglia Arnault, è quello di ridurre la catena di controllo all’interno del conglomerato e, all’interno dell’operazione da 12,1 miliardi, di evidenziare il valore del marchio Christian Dior Couture, valutato 6,5 miliardi di euro, con un moltiplicatore di 15,6 volte l’ebitda.
Dior, quindi, rientra nella gestione di LMVH, Hermès resta indipendente, e, ancora una volta, i grandi players del lusso francese ci insegnano come creare valore nel mondo della moda. L’altro grande gruppo Kering di François Pinault concentra il suo core-business attorno a Gucci, dimostrando la tenuta del sistema moda-Francia che distacca sempre più gli altri players degli altri mercati. La differenza, ormai abissale, tra i due gruppi francesi e le altre grandi aziende del sistema moda, sta a dimostrare che, in Francia, si fa industria e finanza con grande capacità e anche un po’ di spregiudicatezza.
Ci piacerebbe che anche il sistema moda-Italia riuscisse a perseguire, con le sue aziende più importanti, questo modello, che permette la creazione di poli mondiali del lusso con la capacità finanziaria adeguata. La lunga strada con cui dobbiamo guardare queste operazioni vuole dire che, come sempre, l’obiettivo è di dare valore agli azionisti e non mantenere posizioni di controllo di aziende “medie”.
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