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Arte

Avanzano a grandi passi i lavori di restauro del Museo Egizio di Torino

I lavori di restauro al museo egizio di Torino

Avanzano a grandi passi i lavori di restauro del Museo Egizio di Torino. Il 1° aprile 2015 riaprirà raddoppiando il suo spazio: da 4500 mq passerà a 9mila. Sarà secondo solo a quello del Cairo e ospiterà 6.500 reperti.

La presidente della Fondazione Museo delle Antichità Egizie Evelina Christillin ha elogiato il suo staff dicendo:

“Stiamo rispettando pienamente la tabella di marcia nonostante gli imprevisti non siano stati pochi, come per esempio la scoperta dell’amianto in alcune coibentazioni della Galleria Sabauda e del gasolio ai piani interrati”

Il nuovo museo sarà amico della tecnologia: “Passeremo dal museo romantico a quello post-moderno” ha detto il direttore Christian Greco “in grado di connettersi con lo stesso Egitto e gli altri musei. Non sarà una Disneyland, nessuno di noi vuole questo, ma ci sarà la possibilità di godere delle collezioni attraverso la realtà aumentata, e seguire ogni reperto in modo multimediale su tablet o iPhone”.

L’antichità continuerà ad affascinare tutti i visitatori del museo grazie a una mappa realizzata dallo scenografo Dante Ferretti con dei materiali poveri, reperibili anche nell’Antico Egitto. Sarà collocata lungo le scale mobili e ricostruirà un viaggio che da Assuan porta ad Alessandria.

L’investimento di 50 milioni di euro, finanziato da Compagnia di San Paolo e Fondazione Crt, comprende anche l’assunzione di tre giovani archeologi. E a fine restauro si riprenderà a scavare in Egitto.  

La riapertura

Il nuovo allestimento, costato circa 50 milioni di euro, ha debuttato il primo aprile 2015. Gli investimenti avevano lo scopo di trasformare un museo antiquato e di gusto ottocentesco, in un polo archeologico che racconta la storia degli oggetti, ricostruisce i contesti storici e valorizza il ruolo della ricerca. La presidente, Evelina Christillin, sostiene:

«Siamo orgogliosi – sottolinea – di aver rispettato tempi e costi di un progetto importante, che valorizza i reperti e le testimonianze storiche dedicate alla civiltà egizia. Siamo orgogliosi di non aver mai chiuso il Museo e di essere cresciuti negli anni, con il record di presenze l’anno scorso».

Saranno programmate almeno due mostre contemporanee all’anno e, tra le maggiori trasformazioni, c’è un nuovo percorso tra corredi funebri, statue e resti templari. La visita al museo è stata resa più semplice e piacevole grazie ai nuovissimi tavoli multimediali con approfondimenti interattivi e stimolanti.

molto importanti anche le aperture serali e quelle extra museo in case di cura, ospedali e ricoveri di anziani o disabili per poter trasmettere tutta la ricchezza del museo anche a chi non può recarvisi personalmente.

 

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