Arte

Banksy è stato a Gaza

Banksy è stato a Gaza. Ha pubblicato ieri sul suo sito banksy.co.uk le immagini dei suoi nuovi stencil realizzati sulle pareti ancora erette di edifici distrutti dalle bombe.
Un uomo che si tiene la testa tra le mani, un gatto che gioca con una palla di cavi di ferro, una giostra creata su una torretta d’avvistamento militare.
Ma non è tutto, lo street artist ha anche girato un breve video di 2 minuti, nel quale esordisce con toni da agenzia di viaggi: “Quest’anno copri una nuova destinazione”, e prosegue illustrando le caratteristiche del luogo mettendo tra parentesi i limiti e le condizioni disumane nelle quali vive la gente. Vedendo la gattina che gioca con il gomitolo di ferri vecchi un uomo intervistato da Banksy osserva: “Questo gatto dice al mondo che ha perso la gioia nella sua vita. Ha trovato qualcosa con cui giocare, ma cosa c’è da dire invece sui nostri figli?”.
Messaggio amaro quello che manda l’artista, che conclude con una scritta su un muro: “Se ci laviamo le mani in un conflitto tra un potente e un debole noi ci schieriamo dalla parte del potente, non rimaniamo neutrali”.

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