Dizionario Arte

Barlach, Ernst

Barlach, Ernst. Scultore, incisore e scrittore tedesco, una delle figure principali dell’ espressionismo. Prima di raggiungere i trent’anni, Barlach fu ceramista e scultore, in uno stile che si richiamava all’ art nouveau. Nel 1906 ci fu una svolta nella sua vita, dopo un viaggio in Russia.

I vasti paesaggi desertici e i robusti contadini russi ebbero un forte impatto su di lui; questi lavoratori instancabili, dalla semplice religiosità, per lui erano un simbolo della condizione umana nella sua essenzialità, tesa tra cielo e terra, e lo aiutarono a creare uno stile figurativo di grande potenza.

Barlach- Ernst, fu anche influenzato dalla scultura lignea tedesca medievale, con la quale sentiva affinità sia spirituali che tecniche: il materiale che preferiva erano pezzi di legno duro e compatto, ma anche quando modellava le sue figure con la creta per poi fonderle in bronzo manteneva le ampie superfici lisce e i bordi spigolosi tipici dell’intaglio in legno.

Nel 1910 si stabilì a Güstrow

Nel 1910 si stabilì a Güstrow, una cittadina vicino a Rostock, dove trascorse il resto della vita. In questo periodo si formò lo stile della maturità, che non avrebbe più subito mutamenti sostanziali. Le sue opere più caratteristiche sono figure singole o a coppie, massicce, imponenti e dalle vesti voluminose, simboleggianti vari aspetti della condizione umana (Il solitario, 1911, Kunsthalle, Amburgo).

Realizzò inoltre diversi monumenti commemorativi della prima guerra mondiale e fu un prolifico produttore di litografie e xilografie, in particolare di illustrazioni per le proprie opere teatrali. Pubblicò sette testi per il teatro, lavori cupi che per lo più mettevano in scena la lotta dell’individuo con i vincoli del mondo materiale nella ricerca di Dio, ma dotati a volte di uno humour grottesco non riscontrabile nelle sculture.

Dopo la prima guerra mondiale

Dopo la prima guerra mondiale (durante la quale prestò breve servizio nell’esercito) Barlach ricevette molti onori, ma con l’avvento del nazismo nel 1933 venne dichiarato artista *degenerato e i suoi monumenti commemorativi a Güstrow, Kiel e Magdeburgo furono smantellati. Nel 1937 scrisse: “Un protettore o un assassinato è in una condizione migliore della mia. Almeno gli si fa un processo e lui si può difendere.

Noi siamo semplicemente ripudiati, e appena possibile epurati”. Morì l’anno seguente. Il monumento commemorativo nella cattedrale di Güstrow fu ripristinato dopo la seconda guerra mondiale, e ne fu realizzata una copia per la Antoniterkirche di Colonia: in forma di angelo bronzeo dalle ali spiegate, è considerata l’opera più intensamente spirituale di Barlach.

Il suo studio a Güstrow è oggi un museo, e ci sono musei a lui dedicati anche ad Amburgo e Ratzeburg.

Nascita: Wedel 1870; Morte: Rostock 1938

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