Dizionario Arte

Barnes, Albert C.

Albert C Barnes.Produttore farmaceutico e collezionista d’arte americano. Fece una fortuna con l’antisettico Argyrol, che creò nel 1901 (si dice che il suo successo sia dipeso in gran parte dal fatto che fu adottato come trattamento antivenereo standard dall’esercito francese), e dal 1913 iniziò a dedicare la vita al collezionismo d’arte.

Il suo interesse maggiore era rivolto alla pittura francese moderna, ma acquistò anche opere di antichi maestri e di arte primitiva. Nel 1922 fondò la Barnes Foundation a Merion, in Pennsylvania, con lo scopo di dare una sede alla propria collezione e di fornire un contributo educativo sull’apprezzamento dell’arte; nel 1931 commissionò a Matisse una decorazione murale per l’edificio.

Quando il murale dimostrò

Quando il murale dimostrò di essere inutilizzabile a causa di un errore nelle misurazioni che gli erano state date, Matisse ne realizzò una nuova versione; la decorazione inutilizzata, La danza I (1931-32), si trova al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, e la seconda, La danza II (1932-33), si trova tuttora alla Fondazione Barnes.

Barnes è stato descritto come “forse il più grande collezionista d’arte americano del XX secolo” (Joseph Alsop, The Rare Art Traditions, 1982), ma era di carattere tutt’altro che piacevole: John Rewald (a cui fu rifiutata l’ammissione alla fondazione a differenza di altri eminenti storici dell’arte) descrisse le sue “orribili, incivili, indicibilmente stupide maniere” e Kenneth Clark scrisse: “Le storie che raccontava su come avesse strappato quadri di Cézanne e Renoir da vedove squattrinate facevano raggelare il sangue nelle vene”. (La caratteristica che lo salvava era la schietta difesa dell’uguaglianza razziale.)

Il museo creato da Barnes

Il museo creato da Barnes Albert C fu chiuso al pubblico quando lui era ancora in vita, ma dopo la sua morte (avvenuta in un incidente stradale) furono portate avanti azioni legali per costringere la fondazione ad aprire il museo, pena la perdita dei benefici di esenzione fiscale. Nel 1960 si arrivò a un’intesa che permetteva l’ingresso a un numero limitato di persone, così che il museo conservò la reputazione di scrigno di tesori quasi inaccessibile.

Nel testamento Barnes espresse la volontà che i dipinti rimanessero nella posizione in cui lui li aveva lasciati, ma nel 1991 un tribunale stabilì che questa direttiva poteva essere anata per raccogliere fondi per il mantenimento dell’edificio, e nel 1993-94 una scelta dei dipinti fu esposta a Parigi, a Tokyo e in diverse città americane.

Nascita: Filadelfia 1872; Morte: Chester County 1951

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