kering
Moda

Allarme Kering: nel primo trimestre 2024 i ricavi calano dell’11% con una flessione del 21% per Gucci

I risultati del primo trimestre di Kering hanno confermato le previsioni: i ricavi sono calati dell’11%, scendendo a 4.5 miliardi di euro. A calare drasticamente sono stati quelli di Gucci, che hanno subito una flessione del 21%. Continua a leggere per scoprirne di più.

L’allarme Kering confermato dal calo dell’11% dei ricavi

Prendendo in considerazione i ricavi provenienti dalle vendite dirette di retail ed e-commerce, si può valutare come essi siano calati dell’11% a tassi correnti, scendendo a 4.5 miliardi di euro.

Il calo maggiore della performance si è registrato nell’Asia-Pacifico, che incide fortemente sul gruppo, più nello specifico per il 34%. Mentre, per quanto riguarda Europa Occidentale, Nord America e Giappone, i ricavi sono stati in linea con quelli registrati durante l’ultimo trimestre del 2023.

A essere calati drasticamente sono stati i ricavi di Gucci, scesi del 21% a tassi correnti. Il paese in cui la maison è più in difficoltà è indubbiamente la Cina, come confermato dalla chief financial officer Armelle Poulou, e riportato da Pambianco:

“Gucci al momento non è nella posizione ottimale in termini di posizionamento, essendo percepito non sufficientemente di fascia alta o non abbastanza conveniente, ma questo contesto può cambiare e le cose possono mutare rapidamente”.

Kering

Nonostante ciò, è da sottolineare che la distribuzione dei prodotti ideati da Sabato De Sarno è iniziata solamente a metà febbraio, anche se sembrerebbero essere stati accolti bene. Nel secondo trimestre le sue collezioni rappresenteranno il 25% dei prodotti in vendita, per passare a essere la quasi totalità entro la seconda metà.

Nel frattempo il piano di Gucci è quello di ridurre il numero di outlet presenti in Asia-Pacifico e in Giappone, operazione per la quale la maison sta aspettando di smaltire il maggior numero possibile di articoli delle vecchie collezioni firmate Alessandro Michele.

Secondo Thomas Chauvet della banca di investimenti Citi, però, grazie alle operazioni di marketing e l’arrivo della nuova merce dei negozi, si registrerà un miglioramento nelle vendite, anche se:

“Il rilancio di Gucci potrebbe materializzarsi a un ritmo più lento del previsto, riteniamo che sia relativamente ben compreso e ampiamente riflesso nella valutazione”.

Pambianco riporta anche le parole del CEO di Kering, François-Henri Pinault, che afferma:

“La performance di Kering è sensibilmente peggiorata nel primo trimestre. Nonostante avessimo previsto un inizio d’anno complesso, le condizioni di mercato, in particolare in Cina, e il processo di riposizionamento strategico di alcuni dei nostri marchi, a cominciare da Gucci, hanno accentuato le pressioni sui nostri ricavi. Alla luce di questo calo dei ricavi, e della nostra determinazione nel continuare a investire in modo selettivo nell’attrattività e nel carattere distintivo dei nostri marchi nel lungo periodo, prevediamo di raggiungere un utile operativo in netto calo nella prima metà dell’anno. Stiamo tutti lavorando instancabilmente affinché Kering possa superare questo periodo particolarmente complesso, e ricostruire solide basi per una crescita duratura”.

A registrare un calo è stato anche Yves Saint Laurent, seppur più leggero di quello di Gucci, in quanto si tratta dell’8% a tassi correnti. I ricavi del retail sono diminuiti del 4%, soprattutto dovuto alla difficile condizione dell’Asia-Pacifico, dato il miglioramento in Giappone e Nord America, e la stabilità dei ricavi in Europa Occidentale.

kering

Bottega Veneta ha visto un calo del 2% a tassi correnti, ma un miglioramento nelle vendite retail, con una crescita a doppia cifra in Nord America, Europa occidentale e Medio Oriente. Anche i ricavi di Balenciaga, Alexander McQueen, Brioni e la casa di gioielleria Boucheron hanno registrato una crescita.

Anche Kering Eyewear e Kering Beauty hanno registrato una crescita, nello specifico dell’8% su base comparabile per l’eyewear, con ricavi a 463 milioni di euro.

Inoltre, per il momento il calo di Kering non ha avuto alcuna influenza sugli altri colossi del lusso, come LvmhRichemont e Moncler.

LVMH: IL BILANCIO DEL PRIMO TRIMESTRE DEL 2024

Il primo trimestre del gruppo di Bernard Arnault ha segnalato un inizio d’anno abbastanza complesso per il settore del lusso, nonostante il CEO non abbia esitato a evidenziare che l’avvio possa considerarsi comunque “buono”, soprattutto in luce delle “incertezze legate alla congiuntura economica globale”.

Il colosso LVMH ha totalizzato ricavi per 20,7 miliardi, nello specifico, come riportato da Pambianco:

“Europa e gli Stati Uniti hanno registrato una crescita costante nel corso del trimestre, il Giappone una crescita dei ricavi a due cifre, mentre il resto dell’Asia riflette la forte crescita della spesa dei clienti cinesi in Europa e Giappone”.

Ma, prendendo in considerazione le differenti sezioni interne al gruppo, possiamo constatare che per quanto riguarda “Moda e Pelletteria” vi sia stata una flessione del 2% a cambi correnti, in linea con quella registrata dall’intero gruppo. È necessario sottolineare, però, che brand come Louis Vuitton e Christian Dior hanno aperto il 2024 in modo eccellente, con un notevole slancio a livello creativo, tanto che Louis Vuitton accompagnerà anche la manifestazione olimpica, occupandosi di realizzare i bauli contenenti le medaglie e le celebri torce olimpiche.

kering

Dior ha aperto una nuova boutique a Ginevra, ideata dall’architetto Christian de Portzamparc, ma non da meno sono i successi di Céline, con la proposta della sua nuova collezione “Arc de Triomphe” di Hedi Slimane, di Fendi, che sta lavorando per il lancio della linea di pelletteria “Selleria e di Loewe, in mostra per la prima volta a Shanghai.

A registrare una crescita del 3% è stata la sezione “Profumi e Cosmetici”, con un ricavo di 2,18 miliardi. La performance di Dior non ha smesso di stupire anche in questa sezione, con un continuo successo di alcune delle sue fragranze più note, come “Sauvage”, “J’adore” e “Miss Dior”, disponibile nella versione più recente, “Parfum”, nonostante siano state molto apprezzate anche le linee di skincare e cosmetici, in particolare la “Rouge Dior”.

Invece, il segmento “Orologi e Gioielli” è diminuito del 5% (-2% a cambi costanti), con un ricavo di 2,4% miliardi. Tra i brand di alta gioielleria troviamo Chaumet, che si è occupato della realizzazione delle medaglie per i Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024.

Per quanto riguarda la sezione di “Vini e Liquori“, è stato registrato un calo piuttosto importante del 16% (12% organico), con un ricavo di 1,4 miliardi.

Insomma, il gruppo rimane fiducioso per questo 2024, affermando che, come riportato anche da Fashion Network:

“Manterrà una strategia focalizzata sullo sviluppo dei suoi marchi, guidata da una politica sostenuta di innovazione e investimenti, nonché da un requisito permanente per la qualità dei suoi prodotti, la loro appetibilità e la loro distribuzione”, contando “sul talento e sulla motivazione dei suoi team, sulla diversità delle sue professioni e sul buon equilibrio geografico delle sue vendite per rafforzare ulteriormente la propria leadership nel mercato globale dei prodotti di alta qualità nel 2024”.

Conclusioni: nel primo trimestre i ricavi del gruppo Kering calano dell’11% a tassi correnti con una flessione del 21% per Gucci.

Vi ricordiamo che è possibile acquistare la propria copia dell’Enciclopedia della moda online e in libreria, presso selezionati punti vendita Libraccio.

Leggi anche:

È VERO CHE HEDI SLIMANE LASCERÀ CELINE?

VALERIA FERLINI, 20 ANNI DI UNA SOSTENIBILITÀ CHE NASCE INTERIORMENTE

LE SPICE GIRLS RIUNITE: ECCO I LOOK DELLE STAR AL COMPLEANNO DI VICTORIA BECKHAM

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!