Bart Hess, la moda nell'era digitale. Tuta "Sleeping Beauty Dreams"
Moda

Bart Hess: la moda supera ogni confine 3D.

Bart Hess è la prova che la moda supera ogni confine

Nell’era digitale la moda ha raggiunto importanti traguardi. Sfide, piuttosto. Ma cosa significa, oggi, produrre attraverso le sofisticate tecnologie in nostro possesso? Per capirlo dovremmo analizzare il duro lavoro di Bart Hess.

Le nuove generazioni di stilisti ci forniscono lo spunto per considerare l’idea che nuove frontiere si profilano davanti ai nostri occhi.

Ne è la pioniera Iris van Harpen, designer neerlandese in grado di creare strutture architettoniche ibride ma da indossare.

Le sue collezioni sono state definite “Syntopia” ovvero la congiunzione tra materia organica, inorganica, biologica e tecnologica.

Come vi abbiamo raccontato in un precedente articolo (che potete leggere cliccando qui), Iris fa uso della stampa 3D e di processi high-tech per la realizzazione delle sue collezioni Haute Couture ed il risultato è chiaramente eccellente.

Bart Hess ha diversi aspetti in comune con la van Herpen. Innanzitutto la nazionalità (anche lui è nativo dei Paesi Bassi), poi l’età e anche la passione per l’hight tech applicato alla moda.

Laureatosi alla Design Academy Eindhoven, nel corso della sua giovane carriera ha recato forte interesse da parte dell’opinione pubblica arrivando a collaborare anche con artisti come Lady Gaga e Walter van Bereindonck (solo per citarne alcuni).

Bart Hess

Il suo pensiero è chiaro: i nostri corpi stanno diventando sempre più una piattaforma per la tecnologia interattiva e sensibile.

Usando un materiale sul corpo che non è quello del corpo, ma facendolo apparire come potrebbe essere, creo una tensione tra corpo e materiale“, ha dichiarato.

Il suo obiettivo è “trovare un equilibrio tra bellezza, disgusto e orrore.

La sua duttilità artistica potrà essere esplorata con “Sleeping Beauty Dreams“, spettacolo digitale che sarà proiettato il prossimo 7 dicembre a Miami.

L’avatar della ballerina di danza classica Diana Vishneva sarà proiettato su un maxi schermo dando origine al primo show in cui la tecnologia live incontra uno spettacolo di danza classica.

Il progetto di Bart Hess per “Sleeping Beauty Dreams

Hess ha progettato una tuta in fibre di alluminio ispirato alle squame di pesce con all’interno alcuni sensori che accompagneranno le movenze della ballerina, riflettendole poi sullo schermo.

L’abilità di manipolare la materia ha permesso, inoltre, la realizzazione di una giacca che simula il materiale riflettente utilizzato per i cartelli stradali.

L’abito drappeggiato, che sarà indossato dalla prima ballerina, è stato realizzato con materiale diafano con tessuto sintetico che imita la corposità della seta, che segue le linee del corpo lasciandone scorgere la silhouette.

La Vishneva sarà accompagnata da Gomes che indosserà una giacca con bolle bianche di silicio ricavate attraverso la tecnica 3D.

 

Lo spettacolo sarà trasmesso presso l’Adrienne Arsht Center il prossimo 7 dicembre per proseguire le sue tappe al Beacon Theatre di New York dal 14 al 15 dicembre 2018.

 

 

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