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Brescia, No vax: nel comune di Milzano chiusa una farmacia 21

Milzano, personale non immunizzato: una farmacia nel comune bresciano chiusa dall’Ats

Personale non vaccinato in una farmacia lombarda: è successo nel comune di Milzano a Brescia. Una farmacia è stata chiusa perché il personale non era immunizzato.

FARMACIA NO VAX A BRESCIA: COSA È SUCCESSO

Brescia- Milzano: nel comune della bassa bresciana l’Ats ha disposto la chiusura di una farmacia in cui lavoravano delle farmaciste non vaccinate. “Farmacia chiusa forzatamente dall’Ats di Brescia per la nostra volontaria non adesione alla campagna vaccinale”. Così si legge in un articolo disposto sulla farmacia di via Fratelli Bandiera.

Il sindaco di Milzano Massimo Giustaziero ci tiene a far sapere che “È una situazione che ci ha lasciati allibiti perché pensavamo che le farmaciste fossero vaccinate, visto l’obbligo previsto per il personale delle professioni sanitarie, ormai in vigore da qualche mese”.

La decisione presa dal personale della farmacia è stata libera. La decisione collide, però, con il Decreto legge che il 1° aprile 2021 ha introdotto “l’obbligo vaccinale per tutti gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario, ivi compresi i farmacisti”.

BRESCIA NO VAX, MILZANO: L’INTERVENTO DEL SINDACO

«Abbiamo attivato un punto di raccolta delle prescrizioni dei medicinali, accompagnate dalle tessere sanitarie, all’interno dell’ufficio anagrafe» dice il sindaco di Milzano.

Quest’ultimo ha chiesto la collaborazione di tutti i dipendenti comunali per far fronte alla situazione. Lo sportello è attivo dalle 9.00 alle 12.30, aperto dal lunedì al venerdì ed è rivolto a persone non autosufficienti o a persone sole che non hanno mezzi. Per le persone che si trovano in difficoltà il Comune si occuperà di comprare i farmaci e di ritirare le impegnative a domicilio.

Nel pomeriggio una persona addetta comprerà nelle farmacie dei dintorni i farmaci richiesti e poi li consegnerà casa per casa. Per ora l’attività resta sospesa in cerca di personale da mettere al banco. Il sindaco afferma “Spero che si trovi presto una soluzione, perché il Comune non ha risorse per svolgere a oltranza il servizio di farmacia”.

L’ATS VUOLE CHIARIMENTI

L’Ats di Brescia, ma anche l’Ordine dei farmacisti stanno cercando di chiarire la situazione, anche se è già abbastanza chiara. Il Presidente dell’Ordine della provincia di Brescia ha detto

“Dovremo aspettare che la titolare della farmacia porti le sue ragioni, capire se ci siano motivi di salute e poi faremo le nostre valutazioni, senza dimenticare che i principi e i valori fondamentali delle professioni sanitarie contemplano l’esercizio in autonomia, libertà e indipendenza, ma nel rispetto delle regole. Credo che nell’arco di un paio di settimane arriveremo a una decisione».

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