Arte

Brino Munari, artista totale al museo Ettore Fico di Torino

Munari l’acrobata sregolato dell’arte sempre pronto a reinventarsi e reinventare la realtà

Ieri, giovedì 16 febbraio, ha aperto i battenti l’attesa mostra che il Museo Ettore Fico dedica all’artista milanese Bruno Munari.

Illustratore, grafico, sperimentatore tout court, Munari è uno dei personaggi più curiosi e significativi della cultura del secolo scorso. Noto per le sue originali tecniche di riproduzione delle immagini, che spesso coniugavano diverse procedure, ha subito influenze futuriste e surrealiste, affermandosi poi nella scena europea dell’arte astratta.

La mostra Bruno Munari. Artista totale, curata dallo storico dell’arte Claudio Cerritelli, ripercorre le tappe principali della sua vita mettendone in evidenza la formazione, gli interessi, le contaminazioni.

Il viaggio si compone di 300 opere che abbracciano diverse arti, dalla pittura alla scultura, caratterizzate da una forte tendenza alla rottura delle regole, come era, peraltro, nella personalità di Munari.

Un’arte ludica, caratterizzata da una generale ironia nel raccontare la realtà, ma soprattutto nell’immaginarne risvolti impossibili, come nel caso delle Macchine inutili. Ma anche i giochi grafici con le lettere dell’alfabeto sono indice della leggerezza e dell’attitudine poetica dell’artista.

«Le opere da viaggio e la sala che ospita le sculture aree sospese – ha spiegato Claudio Cerritellifanno parte di un allestimento che cerca di cogliere l’originalità di questo personaggio, reinventando anche lo spazio. L’ironia di Munari era rivolta a sé e agli altri, possiamo rendercene conto ancora adesso osservando gli oggetti da lui creati, spesso spiritosi».

Un’attività, quella di Munari, che risulta davvero difficile da definire.

Nel corso della sua vita ha collaborato con artisti come Gillo Dorfles, con il quale fondò il Movimento Arte Concreta, ha esposto al MoMA, si è interessato alla matematica, alla filosofia, alle arti visive, alla musica. Ha poi collaborato a lungo con le case editrici, illustrando i libri di diversi autori, come Gianni Rodari e Nico Orengo.

L’immensa varietà della sua arte gli fece guadagnare, appunto, il soprannome di “artista totale”, ma fu anche chiamato “palombaro della fantasia”, secondo la definizione che il giornalista e scrittore Carlo Manzoni coniò nel 1934.

Di lui, Manzoni scrisse: «Munari è addormentato dalle melodie sublimi delle sue musiche colorate, cullato dalle danze delle sue forme-realtà nell’astratto dei suoi panorami polimaterici, sogna i suoi paesaggi costruiti di luce, che ha addomesticato e costretto alla sua volontà».

E in questi paesaggi di luce, il visitatore del Museo Ettore Fico potrà immergersi, scoprendo la vita e le opere di questo straordinario artista.

La mostra – aperta al pubblico fino all’11 giugno – è realizzata da Museo Ettore Fico / Fondazione Ettore Fico, con il patrocinio di Regione Piemonte e Città di Torino e la collaborazione della Repetto Gallery London.

Per info su biglietteria e orari clicca qui.

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