Carmen Consoli l'abitudine di tornare
Musica

Carmen Consoli , “L’abitudine di tornare”: la recensione

Carmen Consoli , “L’abitudine di tornare”: la recensione

Cinque anni lontano dalle scene al giorno d’oggi sono un lusso che in pochi possono permettersi. Carmen Consoli è una di questi: può contare su una legione di fan fedelissimi pronti ad accoglierla a braccia aperte, e lei non li delude, consegnando un nuovo disco – “L’abitudine di tornare” – che si presenta come un instant classic.

Dieci canzoni, composte e registrate durante la scorsa estate in un tempo brevissimo, prodotte con cura e cesellate come piccoli gioielli.

L’artista siciliana ci tiene a precisare: “Non ho la smania di apparire, se non ho nulla da dire preferisco restare in silenzio e vivere”. Ed è quello che ha fatto in questo lustro, durante il quale si è riappropriata di quella quotidianità che i suoi quasi 20 anni di carriera, iniziata da giovanissima, un po’ le avevano tolto. Infatti è diventata mamma, ha fondato una sua etichetta, ha frequentato la sua Catania prendendo metaforicamente appunti per descrivere la realtà. Il suo è uno sguardo lucido, “verista” (come lei stessa lo definisce) e appassionato, col quale dipinge dei piccoli ritratti, come una cronista.

Carmen Consoli: “L’abitudine di tornare”-nuovo disco

C’è il racconto dell’Italia di oggi, tra la crisi in “E forse un giorno” e lo spettro della mafia su Palermo di “Esercito silente”; l’amore tra due donne cantato in “Ottobre” e l’amore omicida de “La signora del quinto piano”. Non è però una voce disperata quella della Consoli, ma un grido pieno di speranza per il futuro, come testimonia il brano finale “Questa piccola magia”.

Il sound è classico nel senso più alto del termine: Carmen e il suo team hanno raggiunto una sintesi perfetta tra l’attitudine rock e le radici folk, con un’apertura alla melodia immediata e raffinata. La Consoli sta girando le Feltrinelli con chitarra e voce per presentare questo lavoro, in attesa del tour. Dimostra un’entusiasmo da neofita senza paura di farsi vedere emozionata, rilassata e divertita.

Nelle interviste continua a dire che a quarant’anni si sente un po’ invecchiata di fronte ai selfie e ai social network, ma ascoltando il disco è evidente il punto di vista di un’artista più contemporanea che mai.

Leggi anche:

Franco Battiato non si ferma: mega-box in arrivo-Progetti

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!