cinema: carne tremula il poetico melo di almodovar
Spettacolo,  Cinema

CARNE TREMULA: IL POETICO MELÒ DI ALMODÓVAR

Questa sera in tv su Cielo uno dei migliori film di Almodovar: ‘Carne Tremula‘. Ecco la nostra recensione tratta dal Dizionario del Cinema di Mam-e

Carne Tremula. Un borgataro, finito in prigione per aver sparato a un poliziotto (che in realtà era stato un suo collega), ritorna e ne seduce la moglie… Film tutto da godere. Senza la lucidità teorica e l’ironia del ‘Fiore del mio segreto’ e senza l’eccesso controllatissimo di ‘Tutto su mia madre, ‘Carne tremula’ compone con questi ultimi un’ideale trilogia mélo, della quale è forse l’elemento più «caldo» e meno mediato.

Lucidamente «storico» (il prologo con l’annuncio della fine del franchismo e la donna che sgrava in autobus durante il coprifuoco) e sociale come i veri melodrammi, è un film tutto da godere, colto e artificioso ma sincero. Appassionante e intrecciato, morboso (citazioni da Estasi di un delitto di Buñuel) e romantico, pieno di colpi di scena e con un perfetto poker d’attori: Francesca Neri, Javier Bardem, Angela Molina e Liberto Rabal. Sensualissime le scene erotiche col sottofondo musicale di Chavela Vargas, le più belle che Almodóvar abbia girato.

Carne Tremula’ è, allo stesso tempo, più speranzoso e più sovversivo del romanzo da cui è tratto, la crime novel di Ruth Rendell ‘Carne viva’: il marchio di fabbrica dell’iconoclasta regista spagnolo è evidente, anche se qui Almodovar appare meno rabbioso e più riappacificato con la materia e i temi trattati rispetto alle pellicole precedenti.

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