Caso Luca Morisi, parla uno dei ragazzi: “Ci ha dato 4mila euro”
Petre, uno dei due ventenni romeni coinvolti nel caso Luca Morisi, ha dichiarato che la notte tra il 13 e il 14 agosto l’ex guru dei social della Lega gli avrebbe offerto 4mila euro
Quattromila euro da dividere in due. Questa la cifra che Luca Morisi avrebbe offerto ai due ventenni di origine romena per raggiungerlo nel suo cascinale a Belfiore d’Adige. L’ex responsabile alla comunicazione social della Lega avrebbe reclutato i due ragazzi sul sito di incontri Grindr per organizzare un festino a base di sesso e droga. Questo si sarebbe poi consumato proprio la notte tra il 13 e il 14 agosto, nell’abitazione di Morisi all’interno del cascinale.
Petre, uno dei due ragazzi, ha dichiarato: “Il mio amico ha ricevuto un bonifico di 2.500 euro da Luca Morisi sul suo conto. Me ne ha dati 500 e siamo partiti”. Entrambi hanno profili attivi su Instagram e Grindr, i loro numeri sono pubblicati su alcuni siti di escort gay. Il ragazzo ammette di aver trascorso oltre 12 ore in compagnia di Morisi, il quale gli avrebbe offerto un’ingente quantità di cocaina e Ghb. “Ad un certo punto mi sono sentito molto male a causa delle sostanze assunte, sono scappato dall’abitazione e ho chiamato i carabinieri”. Il fermo dell’auto su cui viaggiavano i due ragazzi, quindi, non sarebbe avvenuto per un controllo di routine: Petre avrebbe chiamato spontaneamente i militari, facendo partire le indagini.
Il legale di Luca Morisi, Fabio Pinelli, riporta una versione in netto contrasto con quella di Petre, che intervistato per La Repubblica ha dichiarato: “Quella notte mi ha distrutto la vita, la droga dello stupro (Ghb) era sua”. L’avvocato nega infatti che il presunto Ghb nella boccetta che i ragazzi hanno consegnato ai carabinieri appartenesse a Morisi. Pinelli, inoltre, smentisce che allo stato attuale ci sia un quarto uomo coinvolto nel caso.
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