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Caso Moby, nelle chat con Beppe Grillo anche l’ex ministro Toninelli: le pressioni per aiutare la società di Onorato

Caso Moby: le chat che inguaiano Beppe Grillo

Sono emersi nuovi dettagli nel caso Moby che coinvolgono Beppe Grillo e altri esponenti del Movimento 5 Stelle. Nel fascicolo d’indagine sono state inserite delle chat tra il fondatore del Movimento e l’armatore Vincenzo Onorato. Quest’ultimo chiedeva interventi in aiuto della sua società, la Moby spa, gravata da debiti finanziari.

La Procura di Firenze ha acquisito queste comunicazioni nell’ambito dell’inchiesta sulla Fondazione Open e le ha trasmesse ai magistrati milanesi che indagano su Grillo per traffico di influenze illecite. Queste chat verranno valutate per capire in che misura sia stato favorito Onorato.

Stando all’ipotesi investigativa, Onorato avrebbe chiesto a Grillo di intervenire su alcuni esponenti M5S per ottenere benefici per la sua società. Tra questi, Danilo Toninelli, Luigi Di Maio e Stefano Patuanelli.

Danilo Toninelli

Grillo e Toninelli nel Caso Moby

Ieri Danilo Toninelli, ex ministro delle Infrastrutture, ha difeso Beppe Grillo in una diretta Facebook. Secondo lui, “gli altri” hanno usato la politica per arricchirsi, ma Grillo no: «Come fai a non avere fiducia in uno che da quando è entrato in politica ha perso soldi?». Nell’inchiesta, però, ci sono proprio anche le chat tra Toninelli e Grillo. Lui, infatti, al momento non indagato, aveva creato un braccio di ferro con Vincenzo Onorato sul rinnovo delle concessioni delle tratte.

L’indagine, condotta da Cristiana Roveda e Maurizio Romanelli, indaga su un valore complessivo dei contratti pari a 1 milione e 50 mila euro. Due contratti da 120mila euro che risalgono al biennio 2018/2019, un accordo di partnership tra Beppe Grillo srl e Moby. Sotto la lente d’ingrandimento vi è anche l’accordo tra Moby e Casaleggio Associati: 600 mila euro per la stesura di un piano strategico.

Le parole di Toninelli sul caso Moby

Nel frattempo, Toninelli ha rilasciato delle dichiarazioni senza commentare a fondo la vicenda. «Mi sono fatto nemici potenti quando ero ministro», ha detto. Ma su Onorato non ha avuto nulla da dire.  In effetti, Toninelli non ha mai favorito Onorato. Anzi, i due arrivarono anche a uno scontro frontale nel 2019.

Ma Toninelli non sembra ricordare se qualcuno del Movimento ascoltasse Onorato. «Quello che so è che io volevo servizi efficienti e tariffe più basse, ma soprattutto che non concedevo mai proroghe di concessioni e che non l’ho fatto neanche in questo caso».

 

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Editor: Susanna Bosio

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