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Spettacolo,  Cinema

Cinepanettone: le origini della commedia di Natale

Ispirato alle commedie italiane più leggere degli anni ’50 e ai lavori del padre Steno, il filone del cinepanettone è diventato un vero e proprio sottogenere della commedia italiana nel ’83, con il primo film del duo Boldi-De Sica

CINEPANETTONE : LA DEFINIZIONE

Cinepanettone” è un’espressione giornalistica nata nel corso degli anni Novanta per descrivere quel tipo di commedia italiana destinata a riscuotere grandi incassi al botteghino, in vista delle feste natalizie, grazie alla deliberata demenzialità dei suoi contenuti.

Un termine che ha assunto quasi da subito una connotazione dispregiativa, lo stesso sprezzo destinato un tempo alle commedie di Alvaro Vitali e Franco & Ciccio, prodotti trash, da anni avvolti in un’aura di riscatto che è arrivata a sopravvalutare i loro meriti e il ruolo all’interno della storia del cinema italiano.

I FRATELLI VANZINA

Il “Cinepanettoneclassico è considerato quello dei fratelli Vanzina e degli (ex) gemelli-di-cinema Christian De Sica e Massimo Boldi.

Enrico Vanzina racconta come i due fratelli hanno avuto questa idea, destinata ad avere un gran successo commerciale negli anni successivi. “Tanti anni fa ci siamo legati al cinema italiano medio-professionale, ci siamo rifatti agli sceneggiatori che ci piacevano e che raccontavano bene l’Italia: Scola, Maccari, Age e Scarpelli, ai registi, senza fare salti traumatici e rimanendo in una tradizione di artigianato cinematografico che va mantenuta e difesa” (Enrico Vanzina, 24/2/84 – trasmissione Rai Vediamoci sul due).


Il primo Vacanze di Natale (1983)

Le origini del genere

La trovata commerciale della saga demenziale del duo Boldi-De Sica in vacanza nei luoghi simbolici della borghesia caciarona e volgare degli anni ’80 (Courmayeur, Cortina, Miami ecc..) è recente. Il cinepanettone, però, nella sua idea di fondo, ha padri insospettabili.

VACANZE DI INVERNO DI CAMILLO MASTROCINQUE

Il suo primo vero antesignano risale 60 anni fa, al film di Camillo Mastrocinque Vacanze d’Inverno (1959): la scena è Cortina, gli attori Sordi e De Sica (padre), la sceneggiatura d’autore (a testimonianza del fil rouge che nel bene o nel male lega la grande commedia italiana del dopoguerra a quella di oggi), è di Rodolfo Sonego, che aveva già collaborato diverse volte in passato con il padre degli stessi Vanzina, Steno (tout se tient).

Il film possiede in nuce la satira della borghesia italiana del tempo ed il suo lato grottesco e sbracato che si vedrà nei “seguiti” con Boldi e De Sica.

LA CRITICA

I critici stroncarono il film di Mastrocinque, definendolo come l’ultimo, piatto colpo di coda della commedia italiana in agonia. Oggi come allora, dunque, anche se con differenze. In luogo della Seicento, come status symbol, troviamo oggi il Suv, al posto dei luoghi di villeggiatura italiani i nuovi “cafoni” che preferiscono viaggiare all’estero. La sostanza, però, è quella.


Vacanze d’inverno (1959)

IL PRIMO CINEPANETTONE

Ma il primo Cinepanettone “ufficiale” è considerato quello del 1983. In regia Carlo Vanzina, che sceglie di replicare il successo estivo di Sapore di mare con un film natalizio. Come nel film di Mastrocinque siamo di nuovo a Cortina e  troviamo di nuovo il confronto tra la macchiettistica famiglia milanese e quella romana.

Nella parte del personaggio sghangherato e “libidinoso” c’è Jerry Calà, (Boldi arriverà dopo) a fianco, ovviamente, di Christian De Sica. Qui nasce la straordinaria maschera del ‘milanese in vacanza’ Guido Nicheli, che rimpiazza dignitosamente il Sordi del 1959.

ALBERTO SORDI NEI CINEPANETTONI

Proprio Sordi tornerà, nei panni di un disastrato cameriere alle prese con una figlia viziata e arrogante in uno dei maggiori successi della saga, “Vacanze di Natale ’91”, questa volta diretta da Enrico Oldoini. Il filone attualmente più bistrattato della commedia italiana ha dunque un padre nobile: Alberto Sordi. Il vero problema è che al suo posto, oggi, abbiamo Enrico Brignano in “Poveri ma ricchi“…

 

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