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Moda

Con il comeback di Gucci alla Milano Fashion Week si potrà parlare di Settimana della Moda?

Gucci alla Milano Fashion week: i grandi marchi tornano a sfilare in calendario

Altre sorprese in casa Kering. Dopo le vicende legate alla direzione di Bottega Veneta, anche per il marchio dalla doppia G sembrano aprirsi nuove frontiere. Gucci torna a sfilare in calendario alla Milano Fashion Week di febbraio 2022, contraddicendo inaspettatamente le opinioni espresse nel 2020 da Alessandro Michele riguardo all’utilità della fashion week. Con anche Saint Laurent in ritorno alla settimana della moda parigina e Armani già avvistato a settembre scorso a quella milanese, le Settimane della Moda si arricchiscono di significato. E così, la prima Fashion Week post-pandemica è alle porte.

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Gucci Aria collection

Gucci alla Milano Fashion Week 2022

Alessandro Michele nel 2020 annuncia la scissione con Camera Nazionale della Moda in nome della libertà creativa. Per lo stilista di Gucci l’arte non può essere circoscritta alle dinamiche di profitto della fashion week. Ma sembra essere di tutt’altra opinione Marco Bizzarri, presidente e ceo di Gucci. Intervenendo alla ventiseiesima edizione del Pambianco fashion summit, a Palazzo Mezzanotte, Bizzarri ha annunciato il ritorno di Gucci alla Milano Fashion Week di febbraio 2022. La sfilata di pret-a- porter unirà come stabilito in passato la collezione maschile a quella femminile, seguita da altri due show unificati che Gucci presenterà in primavera inoltrata e a settembre 2022.

“Oggi non c’è più ragione di stare fuori dalle fashion week. Dopo le sperimentazioni avviate nel 2020, con Epilogue prima e Ouverture of Something that Never Ended/GucciFest poi, dovute anche alla situazione contingente che stavamo vivendo, oggi siamo nelle condizioni di poter rientrare nel calendario della Camera nazionale della moda con uno show a febbraio, e con altri due show rispettivamente in primavera inoltrata e a settembre 2022” – Bizzarri.

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Marco Bizzarri

Hanno ancora senso le sfilate di moda?

Con Gucci alla Milano Fashion Week, il ritorno della tradizionale kermesse della moda sembra imminente. Da quando la pandemia di Covid-19 ha scosso l’intero globo, anche il sistema in governo nell’industria della moda è stato debilitato. Armani e Gucci annunciano di staccarsi dal calendario di Camera della Moda, così anche Saint Laurent. Oltre oceano, Tom Ford annuncia la nascita dell’American Collections Calendar, un sistema che accoglie tutti i brand americani e di conseguenza la rottura con la tradizionale Fashion Week. Ad aggiungersi a questa serie di vicissitudini, sempre più brand hanno scelto di affrontare le esigenze richieste dal periodo pandemico con sfilate in digitale. Mugler abbraccia nuove frontiere, realizzando collezioni con scanner 3-D e donando una nuova immagine alla maison francese. Maison Margiela delizia con cortometraggi dove storia e moda flirtano portando ad una visione utopistica del mondo.

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Bella Hadid per Mugler primavera/estate 2021

Il panorama in questione ha messo in dubbio il “fare moda”. Ma soprattutto, le incertezze prevalgono sulla necessità delle Fashion Week. Qual è il senso di un calendario? Essendo la moda arte, non ha bisogno di tempo per prosperare, senza sottostare alle regole di mercato di un sistema sempre alla ricerca di nuovi prodotti da vendere alle masse? La pandemia ha solo incrementato le conversazioni riguardo la necessità o meno di un calendario sistematizzato dalle camere della moda nazionali. Tuttavia, un ritorno alle origini sembra alle porte. Con Gucci, Armani e Saint Laurent di nuovo a casa, la riflessione si sposta sui vantaggi delle sfilate di moda, e, soprattutto, delle settimane dedicate a questo settore.

Il ritorno delle Fashion Week

Per Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda, il ritorno di Gucci in calendario è la conseguenza dell’eccellente lavoro di gestione della pandemia da parte del fashion business.

È la conferma che stiamo lavorando bene […] L’Italia ha dimostrato di saper gestire benissimo la crisi legata al Covid-19. E i grandi marchi aiutano a fare sistema. Il ritorno di Gucci a febbraio renderà il nostro calendario ancora più forte e attrattivo – Carlo Capasa

Ma anche per Francesca Bellettini, ceo di Saint Laurent, il ritorno dei grandi alla settimana della moda è un evento estremamente importante.

Essere nella fashion week ha un valore perché è un happening, è un momento per i brand, grandi e piccoli, per la città, per i clienti – Bellettini

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Kristen McMenamy per Gucci Aria

La fashion week non è solo un evento per gli amanti del settore. Non è solo un guadagno per i brand, ma anche per le città ospitanti; per i clienti sempre alla ricerca del nuovo; per gli amanti della moda in cerca del particolare. Dall’essere eventi per mostrare alla stampa specializzata e alle signore benestanti le proprie novità, le sfilate di moda oggi assumono finalità comunicative. Diventa essenziale far conoscere la propria collezione, e per il pubblico avere chiare le tendenze del momento. La moda, in quanto arte, ha sì bisogno di fiorire, di prosperare. Ma con collezioni astagionali il settore va per essere sfibrato. I brand emergenti faticano ad inserirsi nel settore; le città perdono interesse; la moda perde il suo centro focale. Le fashion week sono un punto di incontro, un’unione di forze e settori senza le quali la moda, ad oggi, farebbe fatica ad esistere.

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Gucci Love Parade

Di Michele Micera

 

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