London Fashion week 2021
Moda

Cosa aspettarsi dalla London Fashion Week primavera-estate 2021/2022?

Inizia il 16 settembre la London Fashion Week ss2021. La Brexit colpisce duramente anche il sistema moda ma i designer reagiscono con nuove iniziative

Spenti i riflettori di New York. Si apre il sipario della London Fashion Week 2021. Torna, ancora in formato ibrido, da giovedì 16 a martedì 21 settembre. La settimana della moda londinese torna in uno scenario politico ed economico ancora precario. La Brexit dell’anno passato ha avuto effetti considerevoli anche nel settore moda che continua però a contribuire in modo significativo al PIL nazionale con oltre 35 miliardi di sterline. Quasi assente tra i punti negoziati della Brexit, il Governo britannico pare aver fatto le orecchie da mercante sul destino della moda. A paralizzare l’economia del settore sono soprattutto le dogane per l’export di merci e la difficoltà dei designer internazionali ad accedere al mercato locale. Nonostante ciò, molti sono stati i designer che hanno reagito alla situazione mostrando un atteggiamento ottimista. Dalla lettera aperta al governo della fashion editor Tamara Cincik -sottoscritta da Nick Knight, Vivienne Westwood e Jefferson Hack- fino ad arrivare a questa nuova edizione sempre più democratica e ricca di iniziative.

Alla London Fashion Week 2021 la moda è democratica

Con oltre 100 designer in calendario, la London Fashion Week si rivela ancora una volta la più democratica delle settimane della moda. Infatti, oltre alle sfilate  digitali che saranno visibili sulla piattaforma dell’evento, la straordinaria iniziativa del British Fashion Council, City-Wide Celebration, aprirà le porte della moda con eventi attivi su tutta la capitale. Sono stati coinvolti soprattutto i quartieri di Chelsea, Mayfair e Belgravia che ospiteranno una serie di  installazioni, mostre ed esperienze durante la settimana della moda. La moda britannica è accessibile, include nuovi pubblici e sostiene anche la vendita al dettaglio coinvolgendo le piccole e medie realtà della moda. Anche il sindaco di Londra, Sadiq Khan, si è mostrato entusiasta dell’iniziativa:

“La City Wide Celebration, incoraggerà i londinesi e i visitatori a tornare nella nostra città consentendo loro di accedere ad attività uniche, eventi di persona su misura e acquistare abbigliamento esclusivo”.

Questo, non è di certo il primo tentativo di rendere la Fashion Week più a portata di pubblico. Già per la primavera-estate 2020, era stato introdotto l’ingresso a pagamento che dava la possibilità di accedere alla sfilate previo l’acquisto di un ticket dal valore commerciale che va dalle 135 sterline alle 245 sterline. Ma senza un grande successo.

City Wide London Fashion Week 2021
City Wide London Fashion Week 2021

I nuovi talenti spodestano i grandi nomi

Una cospicua presenza di nuovi giovani talenti si fa spazio tra i grandi nomi che invece, nella migliore delle ipotesi, passano da una fashion week all’altra oppure scompaiono direttamente dal Calendario. Tra i nuovi Saul Nash, Yuhan Wang, KNWLS, Harris Reed, Stefan Cooke, Supriya Lele, Eftychia e anche la neo vincitrice del premio LVMH Prize 2021, Nensi Dojaka che sfilerà nel nuovo spazio creativo di Tik Tok.

Rispondono all’appello e sfilano in presenza nomi affermati come Simone Rocha, Erdem, Charles Jeffrey, Rejina Pyo, JW Anderson e Richard Quinn; mentre Vivienne Westwood, Matty Bovan e Nicholas Daley sfileranno in digitale. Grandi assenti Burberry e Victoria Beckham.

Ritorna a Londra, ma fuori Calendario, Alexander McQueen. Dopo aver preso parte alla Paris Fashion Week, la direttrice creativa Sarah Burton presenterà la collezione femminile primavera/estate 2022 il 12 ottobre.

L’attenzione alla sostenibilità

Non manca anche quest’anno una particolare attenzione ai temi della sostenibilità a responsabilità sociale della moda. Ormai divenuto un must nei calendari delle varie città, a Londra i portabandiera di una moda green saranno Richard Malone, Marques Almeida, SS Daley e Sonia Carrasco. In conformità con le linee guida dell’Institute of Positive Fashion del British Fashion Council l’obiettivo è quello di  incoraggiare le migliori pratiche e le decisioni future per creare un cambiamento positivo nel settore della moda.

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