cubismo
Dizionario Arte

Cubismo, stile pittorico

Cubismo

Cubismo. Termine che definisce il rivoluzionario stile pittorico creato da Braque e Picasso nel periodo tra il 1907 e il 1914, e successivamente applicato a un movimento più vasto, con centro a Parigi ma di portata internazionale, nel quale le loro idee furono adottate e adattate da molti altri artisti.

Questi artisti furono soprattutto pittori. L’idea e i motivi cubisti si applicarono anche in scultura, a livello più limitato e superficiale nelle arti applicate e occasionalmente all’architettura.

Il cubismo nel concetto espresso da Gris

Gris Cubismo

Il cubismo ,un fenomeno complesso, ma si basava sostanzialmente, nel concetto espresso da Gris (l’altro esponente principale oltre ai due fondatori), come un nuovo modo di rappresentare il mondo.

Abbandonando l’idea di un punto di vista fisso che aveva dominato la pittura europea per secoli, i pittori cubisti si servirono di molteplici punti di vista, in modo che diversi aspetti di un oggetto potessero essere rappresentati nello stesso dipinto.

tale frammentazione e riorganizzazione di forme significava che un dipinto non doveva più essere visto come una finestra attraverso la quale si vede un’immagine del mondo, bensì come un oggetto fisico sul quale è creata una risposta soggettiva al mondo.

Il cubismo come fenomeno complesso

Questo nuovo approccio risultò straordinariamente influente, e John Golding ha descritto il cubismo come “forse la più importante e certamente la pù completa e radicale rivoluzione artistica dopo il rinascimento”.

Braque e Picasso si incontrarono nell’ottobre del 1907. A quei tempi Braque era stato da poco sconvolto dalla mostra in memoria di Cézanne al Salon d’Automne, e Picasso aveva trascorso la maggior parte dell’anno lavorando a Les Demoiselles d’Avignon (1906-07, MoMA, New York), le cui forme spigolose e aggressive dovevano molto all’influenza dell’arte africana. Queste due fonti, Cézanne e l’arte *primitiva, ebbero un ruolo chiave nella nascita del cubismo.

Le ultime opere di Cézanne, con le sottili zone sovrapposte di colore, mostravano come si potesse creare un senso di solidità e una struttura pittorica senza il modellato e la prospettiva tradizionali; e l’arte primitiva offriva un esempio di forme espressivamente distorte e di libertà dalle inibizioni.

I dipinti a cui per primi fu applicato il termine cubista furono un gruppo di paesaggi dipinti da Braque nell’estate del 1908, durante la sua permanenza a L’Estaque, vicino a Marsiglia.

Furono messe in mostra l’anno successivo alla galleria di Kahnweiler, e nel recensire la mostra Louis Vauxcelles (vedi fauvisme) si riferì alla maniera di Braque di ridurre tutto -luoghi, figure e case -a contorni geometrici, cubi.

L’anno successivo Vauxcelles

L’anno successivo Vauxcelles usò l’espressione bizarreries cubiques, e nel 1912 il termine cubista era già entrato nella lingua italiana. L’aggettivo è certamente azzeccato per le forme a blocco in alcuni paesaggi di Braque che ispirarono le malignità di Vauxcelles e in qualche opera simile di Picasso. Non è davvero appropriata invece ai dipinti del tardo cubismo, nei quali le forme tendono a essere spezzate e sfaccettate piuttosto che ridotte a cubi. Tuttavia il termine fu presto accettato dagli interessati e dai loro seguaci.

Cubismo analitico e Cubismo sintetico

Le opere del cubismo maturo di Braque e Picasso possono essere divise in due fasi –cubismo analitico (1909-11) e cubismo sintetico (1912-14). Nella fase analitica l’ammassarsi nei loro primi dipinti di forme relativamente solide aprì la via a un processo compositivo. In questo le forme degli oggetti ritratti sono frammentate in una grande quantità di piccoli piani intricati e incardinati che si fondono l’uno con l’altro e con lo spazio circostante.

Il fascino di questa struttura pittorica

Il fascino di questa struttura pittorica portò il colore in secondo piano. In questo modo anche il tipico dipinto cubista analitico è di solito monocromatico, eseguito con marroni o grigi caldi. Alcuni esempi che dimostrano l’affinità tra i due artisti in questo periodo sono Il portoghese (1911, Kunstmuseum, Basilea), di Braque, e Donna con mandolino o chitarra (1911, Guggenheim Museum, New York) di Picasso. In questo periodo i due lavoravano in tale armonia -come due scalatori legati insieme, disse Braque -che anche per gli esperti è difficile riconoscere le due mani.

Nel Portoghese Braque introdusse l’uso delle lettere fatte con la tecnica dello *stencil. L‘anno successivo sperimentava la fusione alla pittura di materiali diversi come sabbia e segatura, per creare nuove tessiture; raffinò poi queste tecniche ulteriormente imitando l’effetto del legno polverizzato.

Più tardi, nello stesso anno 1912

Più tardi, nello stesso anno 1912, Picasso fece un ulteriore passo in avanti con la produzione del suo primo collage.
Braque lo seguì con la sua personale interpretazione di collage -il *papier collé.
Questi sviluppi -spostandosi dall’astrazione molto cerebrale del cubismo analitico verso un’arte più rilassata e decorativa che includeva gli oggetti effimeri di ogni giorno -aprirono la via al cubismo sintetico.

I principi compositivi del cubismo analitico si rovesciarono. L’immagine si costruiva (sintetizzata) su elementi o forme preesistenti, piuttosto che essere creata attraverso un processo di frammentazione. Una delle conseguenze di questa attenzione a una nuova ricchezza della superficie fu la reintroduzione del colore nei dipinti di Braque e Picasso.

Nella fase sintetica del cubismo Juan Gris fu importante quanto Braque e Picasso. In questo periodo numerosi altri artisti si avvicinarono al movimento (tra cui Fernand Léger, che è spesso considerato il quarto dei cubisti più importanti). Il cubismo era diventato a Parigi il linguaggio d’avanguardia dominante. Contava già nel 1911 seguaci come *Delaunay, Gleizes, La Fresnaye, Metzinger e Picabia.

Il cubismo risultò incredibilmente adattabile e fu il punto di partenza o la componente essenziale di molti altri movimenti. Tra questi si ricordano costruttivismo, futurismo, orfismo, purismo, e vorticismo.  Inoltre rappresenta lo stimolo e l’ispirazione per un’infinita quantità di altri artisti.

Di questi non facevano parte

Di questi non facevano parte solo pittori, ma anche scultori che adattarono le idee cubiste in svariati modi. In particolare con l’apertura verticale delle forme in modo che sia i pieni che i vuoti formassero figure distinte.

Scultura cubista, Pablo Picasso

Anche Picasso produsse alcune sculture cubiste. Alcuni tra gli scultori che si servirono del linguaggio furono Archipenko (il cui successo internazionale ebbe un ruolo fondamentale nel diffondere gli ideali cubisti), Duchamp-Villon, Laurens, Lipchitz, e Zadkine. Un altro notevole scultore cubista fu il ceco Otto Gutfreund. Egli favorì il fiorire del cubismo a Praga negli anni immediatamente precedenti alla prima guerra mondiale.

Praga fu anche l’unico luogo dove ci fu una significativa influenza cubista sull’architettura.

Diversi architetti cechi spezzarono le facciate dei loro edifici con prismi astratti, con uno stile che richiama chiaramente il cubismo analitico. Nelle arti applicate il cubismo fu una delle risorse dell’ art déco. Più in generale ebbe un enorme e vario impatto sulla cultura pittorica moderna, diventando parte del comune fluire delle idee.

“La pittura cubista diede agli artisti la totale libertà di rapportarsi alla realtà nell’arte nel modo che più ritenevano opportuno. Il collage cubista diede loro in più la radicale libertà di fare arte con qualsiasi materiale volessero.

Questi sviluppi sono stati incredibilmente proficui

“Questi sviluppi sono stati incredibilmente proficui -sono stati e continuano a essere alla base di gran parte della migliore arte contemporanea” (Simon Wilson, What is Cubism?, 1983).

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