Damien Hirst a Palazzo Grassi e Punta della Dogana
Damien Hirst fa il suo ritorno a Venezia. L’artista britannico, nome di punta della scuderia Pinault, sarà la star della prossima mostra di Palazzo Grassi e Punta della Dogana
Damien Hirst, acclamato artista britannico, sarà il terzo artista, dopo Rudolf Stingel (2013) e Sigmar Polke (2016) a cui viene dedicata una monografica in casa François Pinault, con una mostra che aprirà al pubblico domenica 9 aprile, in contemporanea nelle due sedi veneziane della collezione del magnate del lusso francese, Palazzo Grassi e Punta della Dogana.
Il progetto Hirst, curato da Elena Geuna, è frutto di un lavoro durato dieci anni, e rappresenta il culmine dello stretto rapporto tra l’artista e il mecenate e collezionista Pinault nato diversi anni fa. L’opera di Hirst, artista imprescindibile della collezione, è già stata presentata due volte a Palazzo Grassi: nel 2006 in occasione della mostra inaugurale “Where Are We Going?” – l’esposizione prendeva il titolo proprio dall’opera Where Are We Going? Where Do We Come From? Is There a Reason? (2000–2004) dell’artista britannico – e nel 2007 in “Una selezione Post-Pop”.
Nato povero cinquantun anni fa a Leeds, e diventato il capofila del movimento dei cosidetti Ybas (Young British Artists, 1997), Hirst è stimato essere il più ricco artista del Regno Unito. Nel 2006, gli anni d’oro dello squalo immerso nella formaldeide (uno squalo elefante di 6,8 metri acquistato dall’artista dal Museo di Storia Naturale di Londra, dopo che era stato trovato su una spiaggia inglese), il suo patrimonio era valutato in 100 milioni di sterline, circa 150 milioni in euro. Due anni dopo, il clamoroso colpo di scena: Damien Hirst decide di sbarazzarsi dei suoi animali imbalsamati mettendo direttamente all’incanto alla londinese Sotheby’s 223 pezzi del suo stravagante pantheon artistico. L’asta ha incassato più di 140 milioni di euro, proprio il giorno in cui la Lehman Brothers chiudeva i battenti gettando nello sconforto i mercati mondiali.
“Damien Hirst”. Venezia, Palazzo Grassi, Campo San Samuele 3231, tel: 041 523 1680; Punta della Dogana, Dorsoduro 2
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