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David, la notte di Ozpetek

«Lavoratori… prrrrrr», con la mitica pernacchia di Alberto Sordi ne I vitelloni si apre la 48esima edizione dei David di Donatello. A presentare la serata di gala e la diretta televisiva Lorella Cuccarini e Massimo Ghini. L’edizione 2003 dei premi del cinema italiano passerà alla storia come la notte di Ferzan Ozpetek, che con il suo La finestra di fronte ha letteralmente fatto man bassa di statuette: ben cinque. Il grande sconfitto è Gabriele Muccino, trionfatore due anni fa con L’ultimo bacio e oggi a mani vuote con Ricordati di me, nonostante avesse ottenuto dieci candidature. Si salva in corner invece Roberto Benigni, il suo Pinocchio si porta a casa due premi e invia all’Auditorium di Roma un delirante messaggio di pace e amore per il cinema tricolore: «L’arte è la cosa più bella per la pace e il cinema italiano». La serata è stata piena di sbavature, con microfoni aperti in momenti inopportuni, sigle che coprivano la voce dei conduttori, una performance di Nicola Piovani al pianoforte ascoltata con microfono ambiente e buchi di attesa insopportabili. Insomma, la solita figura da poveracci. A strappare qualche sorriso ci ha pensato la scatenata Luciana Litizzetto, che ha premiato L’ora di religione di Marco Bellocchio con il premio Piemonte-Torino Olimpica. Ma anche tante lacrime: per Alberto Sordi e per Massimo Girotti, vincitore del David come Migliore attore protagonista ne La finestra di fronte , scomparso alla fine delle ripese del film. Il produttore dell’anno è Massimo Procacci della Fandango, che si porta a casa tre premi per Respiro, Velocità massima e L’imbalsamatore, non potendo però incrementarli con l’altro suo film, Ricordati di me. «Io che sono stato testimone di quello che è successo nelle due ultime tragedie, dedico questo David a tutte le vittime cadute durante queste guerre e agli eroi che hanno portato alla libertà», così Roman Polanski, con il David per il Migliore film straniero in mano, commenta la vittoria con il suo film Il pianista. Altro momento internazionale con il David alla carriera assegnato a Isabelle Huppert. Gran finale con Pupi Avati, Migliore regista, che dichiara di aver ritrovato l’amore per il cinema grazie a Il cuore altrove, e con Ferzan Ozpetek che si aggiudica anche il premio come migliore film dell’anno. Foto di gruppo e sipario. (10 aprile 2003)
Ecco tutti i vincitori:
Migliore film
La finestra di fronte
Migliore regista
Pupi Avati per Il cuore altrove
Migliore attore protagonista
Massimo Girotti per La finestra di fronte
Miglior attrice protagonista
Giovanna Mezzogiorno per La finestra di fronte
Migliore attrice non protagonista
Piera Degli Esposti per L’ora di religione
Miglior attore non protagonista
Ernesto Mahieux per L’imbalsamatore
Miglior regista esordiente
Daniela Vicari per Velocità massima
Migliore sceneggiatura
Matteo Garrone/Massimo Gaudioso/Ugo Chiti per L’imbalsamatore
Miglior produttore
Domenico Procacci per Respiro
Miglior direttore della fotografia
Daniele Nannuzzi per El Alamein-La linea del fuoco
Miglior musicista
Andrea Guerra per La finestra di fronte
Miglior scenografo
Danilo Donati per Pinocchio
Miglior costumista
Danilo Donati per Pinocchio
Miglior montatore
Cecilia Zanoso per El Alamein-La linea del fuoco
Miglior fonico di presa diretta
Andrea Giorgio Moser per El Alamein-La linea del fuoco
Miglior film straniero
Il pianista di Roman Polansky
David Scuola
La finestra di fronte
David alla carriera
Isabelle Huppert
Premio Piemonte Torino Olimpica
L’ora di religione
Nella foto, Ferzan Ozpetek

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