Design Competition a HOMI
Design

DESIGN COMPETITION: QUANDO FARE SISTEMA FUNZIONA

Con “Design Competition” la Regione Lombardia e UnionCamere con il contributo di ADI sostengono il Design

Durante HOMI 2017 si è tenuta la 6 edizione di Design Competition, una competizione dove non è previsto un premio, una giuria o una graduatoria. La Regione ha stanziato 500.000 euro per finanziare una 40ina di progetti realizzati da giovani designers under 35, spesso ai primi progetti personali, con 10.000 euro a progetto per arrivare alla produzione del prototipo in associazione con una azienda della Lombardia.

Pochi i vincoli dei bandi separati per i designer e le industri che vogliono partecipare: i designer devo aver studiato in un istituto della regione e le aziende che “sposano” un progetto devono appartenere al distretto industriale lombardo. Trattandosi di un bando di Regione Lombardia più che comprensibile.

Le aziende che si impegnano in un progetto lavorano con un “Tutor” della ADI (Associazione per il Disegno Industriale) che diventa l’interfaccia fra chi disegna e crea e chi deve produrre.

Abbiamo intervistato l’architetto Massimo Farinatti della ADI che in questo progetto è il coordinatore dei tutor:

Domanda: Quanti progetti sono stati presentati per il bando della Design Comppetition?

Risposta: Complessivamente i progetti presentati sono stati 130 e quelli che saranno presentati sono stati selezionati da una Giuria alla quale hanno partecipato il presidente di ADI Luciano Galimberti, Pietro Lenna per la Regione Lombardia e rappresentanti di HOMI e Unioncamere

D: Siamo alla sesta edizione della Design Competition, i designer che hanno presentato i progetti che percorso hanno seguito, che formazione hanno? Quali sono gli obiettivi del bando?

R: Il patrocinio della Regione Lombardia conferisce un imprinting chiaro: I designer possono essere di qualunque nazionalità ma devono aver conseguito un titolo di studio valido in Lombardia. Tanto al Politecnico quanto allo IED a Naba o altri istituti di design.  L’impianto innovativo è proprio nella duplice idea di aiutare i giovani  designer a realizzare le loro idee ma anche le piccole e medie aziende operanti nel settore dei mobili, illuminazione, complementi di arredo a trovare idee originali per emanciparsi ed aprirsi al mercato con produzioni innovative.

D: Come avviene il contatto con le aziende interessate ai progetti?

R: Anche le aziende hanno un bando al quale rispondere e che permette loro di accedere al rimborso di 10.000 euro per la produzione del prototipo. Inoltre ogni progetto è seguito da un Tutor membro di ADI che è in grado di esaminare e indirizzare la creazione del prototipo verso le capacità produttive dell’azienda che ha scelto il progetto. Tecniche di produzione e scelta dei materiali sono decisive per arrivare ad una produzione di serie che non si limiti al prototipo.

D: Molti progetti che saranno presentati riguardano l’industria del mobile ed illuminazione, è un caso?

R: I ragazzi studiano da noi ed è naturale che siano partecipi di una realtà produttiva che internazionalmente ci riconosce un primato nel settore del mobile e dell’illuminazione. Primato che prima di tutto è qualitativo e di design degli oggetti oltre che di capacità realizzativa che è importantissima. “Design” e “saper fare” sono le armi vincenti del Made in Italy e questo lo hanno capito anche le grandi aziende che da due edizioni a questa parte hanno iniziato a partecipare al bando.

 

 

COSA FARE PER PARTECIPARE, BANDO E REGOLAMENTO

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