Diaghilev, Sergej
Impresario russo, famoso soprattutto come fondatore della compagnia dei Balletti russi attraverso la quale esercitò una grande influenza anche sulle arti visive, oltre che sulla danza e la musica. Dal 1890 al 1896 studiò legge a San Pietroburgo, dove prese parte al circolo di musicisti, pittori e scrittori nel quale figuravano Léon Bakst e Aleksandr Benois. Nel 1899 diede vita alla rivista Il mondo dell’arte, che aveva come obiettivo l’interscambio di idee artistiche con l’Europa occidentale. Quando la pubblicazione cessò nel 1904 si concentrò per un breve periodo sull’organizzazione di mostre, tra cui una di pittura russa nel 1905 al Salon d’Automne a Parigi -la più completa che fosse mai stata fatta in occidente fino a quel momento. Nel 1907 organizzò una serie di concerti di musica russa a Parigi e nel 1909 costituì per la prima volta una compagnia di danza che prese poi, nel 1911, il nome di Balletti russi con la quale divenne famosa. La compagnia ebbe un successo sensazionale, sia per le scenografie di Bakst che per la musica e la coreografia (tra i ballerini c’erano Nijinsky e Pavlova). Per le due decadi successive, fino alla morte avvenuta nel 1929, Diaghilev girò l’Europa e l’America con la sua compagnia (dopo la rivoluzione del 1917 non ritornò più in Russia e Parigi fu il centro principale della sua attività). Fu spesso sull’orlo della bancarotta, ma aveva un grande fiuto nell’individuare i giovani talenti e nell’integrare persone e interessi diversi, così che riuscì ad attrarre le più importanti personalità dell’epoca come suoi collaboratori; tra i pittori che disegnarono scenografie e costumi ci sono Braque, De Chirico, Derain, Matisse e Picasso. Preferiva la collaborazione dei pittori a quella di scenografi professionisti perché pensava che questi ultimi potessero più facilmente essere troppo legati a idee datate. Nascita: Grusino 1872; Morte: Venezia 1929
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