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Dieci commedie romantiche: ridere dell’amore si può

Ci sono i romance, film zuccherosi, mielosi, non adatti a tutti. Ci sono le commedie, che trattano con ironia gli argomenti più disparati. E poi esistono le commedie romantiche, che si avvicinano con umorismo all’eterno sentimento

Se vi siete stufati dell’ennesima replica di Ciao Darwin e tutti i vostri amici sono in vacanza, eccovi dieci commedie romantiche per dare un minimo di senso alle interminabili serate solitarie sul divano.

1- Harry, ti presento Sally (When Harry met Sally), di Rob Reiner, 1989. Scritto da Nora Ephron, formidabile sceneggiatrice che abbiamo perso di recente, è un classico del genere, amato anche da chi sdolcinato non è per i dialoghi frizzanti (dall’amore all’amicizia, alla convivenza, allo sport) e per una coppia di attori come Billy Crystal e Meg Ryan al top della forma. Per innamorarsi ridendo.

2- L’appartamento (The apartment), di Billy Wilder, 1960. Capolavoro del regista austriaco, con Jack Lemmon al suo meglio a fianco di Shirley MacLaine. Lui è un impiegatuccio che presta casa ai suoi capi per fare carriera; lei un’affascinante ascensorista che esce con uno dei capi. Fulcro della storia è l’appartamento del titolo, dove capita di tutto. Da vedere e rivedere.

3- Accadde una notte  (It happened one night), di Frank Capra, 1934. Clark Gable non sopportava Claudette Colbert. E lei lo ricambiava. Ma insieme (e qui si vede la bravura dell’attore) riescono a creare una commedia sentimentale senza tempo. Lei, ricca ereditiera, scappa da un matrimonio combinato; lui, giovane giornalista, la scopre, ma non la tradisce per assicurarsi lo scoop finale. Perfetta arte della finzione.

4- Il diario di Bridget Jones, di Sharon Maguire, 2001. Bridget è una donna di trent’anni, con uno schifo di carriera e una madre impicciona, in costante lotta per eliminare i chili di troppo. Fortunatamente ci pensano gli amici (e il suo umorismo) a salvarla dalla catastrofe. Brillante libro, brillante film con René Zellweger e Mark Darcy. Per chi si sente una zitellona senza speranza.

5- Galline in fuga (Chicken run), di Peter Lord e Nick Park, 2000. Rocky è uno spirito libero senza preoccupazioni né programmi; Gaia è responsabile, matura, e si prende cura della sua numerosa famiglia. Rocky rischierà più volte la vita per lei e per le sue compagne. Se questo non è amore. Piccolo particolare: sono tutti animali, galline per la precisione. E sono di plastilina.

6- Io e Annie (Annie Hall), di Woody Allen, 1977. Alvy, comico di successo, racconta la sua relazione un po’ problematica con la bella Annie: le discussioni, le risate, il sesso, le incomprensioni e le gioie. Insoddisfatto di com’è andata nella vita reale, Alvy riscriverà il finale della loro relazione. Forse il miglior film di Allen. Curiosità: Hall è il vero nome di Diane Keaton, compagna di Allen all’epoca e protagonista del film.

7- Cappello a cilindro (Top Hat), di Mark Sandrich, 1935. In una Venezia fintissima, Fred Astaire insegue Ginger Rogers, che prima non lo vuole e poi se lo prende per non lasciarlo più andare. Tra coreografie sensazionali e musiche da fiaba, uno dei film più riusciti della coppia d’oro di Hollywood.

8- One Day, di Lone Scherfig, 2011. “Per me fu un giorno memorabile, perché mi cambiò molto: Ma in ogni vita succede lo stesso. Immaginiamo un giorno a scelta isolato dal contesto e pensiamo a come sarebbe stato differente il corso della vita.” La citazione è tratta da “Grandi speranze”, ma si adatta perfettamente a questa commedia con Anne Hathaway e Jim Sturgess, che si incontrano tutti gli anni nello stesso giorno, facendo nascere una storia d’amore lontana dalle convenzioni.

9- Notting Hill, di Roger Michell, 1999. Hugh Grant è un libraio un po’ sfigatello che, piantato dalla moglie, convive con un tizio mezzo pazzo che tenta di rimorchiare con magliette improbabili e mangia maionese credendo sia yogurt. Julia Roberts è una diva del cinema che si trova a Londra per promuovere il suo ultimo film. La più improbabile delle coppie sembra alla fine funzionare. Per chi vuole credere alle favole.

10- Colazione da Tiffany (Breakfast at Tiffany’s), di Blake Edwards, 1961. Uno scrittore scapestrato scarica l’amante che lo mantiene perché si scopre follemente innamorato della sua vicina di casa, una ragazza pittoresca, ma molto carina, che insoddisfatta della sua vita decide di partire con un riccone per il Sud America. Fortunatamente il riccone cambia idea e lo scrittore ha la sua chance.

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