Arte

Domani apre la sedicesima Quadriennale a Palazzo delle Esposizioni

 

La Quadriennale dell’arte è giunta alla sua sedicesima edizione, e si intitola “Altri tempi, altri miti”, e si apre domani a Palazzo delle Esposizioni.

La Quadriennale, il cui primo visistatore è stato il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, è la principale esposizione istituzionale dedicata all’arte contemporanea italiana. Un grande ritorno – dopo otto anni di pausa – sottolineato anche dal coinvolgimento dell’intera città con i musei, le fondazioni, i luoghi della cultura attraverso il “Fuori Quadriennale”, che proseguirà nel corso della mostra.

Il percorso espositivo è libero e il visitatore – a partire dalla Rotonda centrale, che durante la mostra sarà animata da performance, incontri, proiezioni che sono parte integrante dei progetti espositivi di molti curatori – può iniziare la propria esperienza di visita da una delle sezioni espositive.

Il titolo è ispirato alla raccolta “Un weekend postmoderno. Cronache dagli anni Ottanta” (1990) dello scrittore Pier Vittorio Tondelli (1955-1991) che offre una narrazione per frammenti dell’Italia. Analogamente, la 16a Quadriennale è concepita come una mappatura mutevole delle produzioni artistiche e culturali dell’Italia contemporanea e ognuna delle dieci sezioni espositive approfondisce un tema, un metodo, un’attitudine, una genealogia che connota i progetti artistici. Simone Ciglia e Luigia Lonardelli in “I would prefer not to/Preferirei di no”, presentano una selezione di autori esemplificativi di un’attitudine diffusa del fare arte oggi, riconducibile a un sottrarsi, a un resistere a codificazioni identitari; Michele D’Aurizio con “Ehi, voi!” propone la ritrattistica come linguaggio tramite cui attraversare le vicende più recenti della nostra arte, per la sua capacità di esprimere una commistione tra sfera individuale e sfera sociale; Luigi Fassi con “La democrazia in America” invita ad approfondire alcuni aspetti della storia dell’Italia contemporanea attraverso una rilettura del pensiero di Tocqueville; Simone Frangi in “Orestiade italiana” volge lo sguardo al contesto del nostro Paese nei suoi versanti culturale, politico, economico, con una riscrittura analogica e corale di alcuni nuclei di un lavoro filmico di Pasolini;  Luca Lo Pinto in “A occhi chiusi, gli occhi sono straordinariamente aperti” sonda i temi del tempo, dell’identità, della memoria, letti in continua metamorfosi all’interno della relazione tra il singolo e la collettività;  Matteo Lucchetti in “De Rerum Rurale” pone al centro dell’attenzione la ruralità come spazio reale e speculativo nel quale descrivere e re-immaginare il sistema di relazioni tra ambiente naturale e antropizzato, anche nella sua profondità storica;  Marta Papini in “Lo stato delle cose” propone un impianto in progress nel quale la rotazione di artisti molto diversi instaura uno spazio dialettico tra le singole ricerche e tra queste e il pubblico;  Cristiana Perrella in “La seconda volta” individua un nucleo di autori accomunati da un interesse per l’uso di materiali densi di storie già vissute che reinterpretano in insospettabili combinazioni, secondo una poetica della trasformazione; Domenico Quaranta con “Cyphoria” analizza l’impatto dei media digitali su vari aspetti della vita, dell’esperienza, dell’immaginazione e del racconto; Denis Viva in “Periferiche” individua nel policentrismo un’originale condizione strutturale del nostro territorio che permea anche la nostra cultura visiva.

Venerdì 28 ottobre la Giuria Internazionale – composta da Ferran Barenblit, direttore del MACBA Museo di Arte Contemporanea di Barcellona, Volker W. Feierabend, Presidente della Fondazione VAF di Francoforte, Susanne Pfeffer, direttrice del Museo Fridericianum di Kassel e prossimo curatore del Padiglione Germania alla Biennale di Venezia – si riunirà a Roma per assegnare il Premio Quadriennale di 20.000 euro.

La medesima giuria internazionale sarà affiancata da Carlo Bach, direttore artistico di illycaffè, nell’assegnazione del Premio illy Under 35 di 15.000 euro all’artista, tra quelli presenti nella manifestazione, che con il proprio lavoro appare esprimere una particolare freschezza espressiva nel panorama delle tendenze del contemporaneo italiano.
16a Quadriennale d’arte Altri tempi, altri miti

Dal 13 ottobre all’8 gennaio 2017

Palazzo delle Esposizioni, Via Nazionale 194, Roma

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