Domenico Gnoli
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Domenico Gnoli, Fondazione Prada celebra l’eleganza artistica

Domenico Gnoli: l’eleganza artistica celebrata dalla Fondazione Prada

Apre il 28 ottobre, presso la Fondazione Prada di Milano, una retrospettiva su Domenico Gnoli, il grande artista italiano dei dettagli, troppo spesso dimenticato. Molto più conosciuto e apprezzato all’estero che in Italia, le sue opere sono esposte nelle grandi gallerie di arte contemporanea di tutto il mondo, da Londra e New York a Oslo e Vienna.

Domenico Gnoli : chi era l’artista esposto alla Fondazione Prada?

Artista eclettico, Gnoli nasce a Roma nel 1933, figlio di una ceramista francese e di uno storico dell’arte, cresce in un clima culturale fervido, impregnato di attenzione per l’arte e la cultura. Sin da bambino si appassiona al disegno e alla pittura, capendo sin da subito la sua strada.

Domenico Gnoli
L’artista Domenico Gnoli

“Sono nato sapendo che sarei stato pittore, perché mio padre, critico d’arte, mi ha sempre presentato la pittura come l’unica cosa accettabile. Mi dirigeva verso la pittura italiana classica, contro cui reagii ben presto, ma non ho potuto dimenticare il sapore e la pratica del Rinascimento”.

Inizialmente scenografo, illustratore e costumista, nel 1955 abbandona il teatro, proprio quando era giunto all’apice del successo. Decide di dedicarsi maggiormente alla pittura e si trasferisce a New York, dove inizia a dipingere sperimentando un miscuglio fatto di tempera e sabbia e in pochi anni riceve l’attenzione della critica riuscendo a realizzare due personali in poco tempo.

Sarà a Parigi però che troverà la fama. Nel 1964 avviene la svolta : nei suoi quadri iniziano ad apparire oggetti visti ad una distanza tale da impedirne l’identificazione. Particolari ravvicinati, come se venissero osservati da una lente d’ingrandimento. Quello stesso anno ha luogo la sua prima mostra personale presso la prestigiosa Galerie André Schoeller, che lo proietta nel panorama internazionale grazie alle 12 tele esposte che mostravano qualcosa di mai visto. È l’apoteosi dell’eleganza.

DOMENICO GNOLI
Due Dormienti, Gnoli

La poetica di Domenico Gnoli, in mostra alla Fondazione Prada

I quadri raffiguravano dettagli e particolari del mondo vestiario, ma anche capigliature osservate da vicino. Una diversa prospettiva per cravatte, trame di tessuti, scarpe, oggetti quotidiani e all’apparenza banali diventano i protagonisti dell’arte di Gnoli. 

“Mi servo sempre di elementi dati e semplici, non voglio aggiungere o sottrarre nulla. Non ho neppure avuto mai voglia di deformare: io isolo e rappresento.”

Gnoli è un artista che non si inserisce in nessuna delle correnti canoniche del Novecento. Alla Fondazione Prada potrete ammirare uno stile semplicemente unico che lo distingue da ogni tipo di Realismo Magico e dalla Pittura metafisica di Morandi e Carrà, movimenti ai quali comunque guarda con occhi di ammirazione e da cui prende spunto. Sarà invece lontanissimo dalle luci e dai colori della pop art (sebbene a primo acchito non si direbbe) e dall’Informale.

Domenico Gnoli
Lady’s feet, 1969
Domenico Gnoli
Treccia, 1969

Domenico Gnoli alla Fondazione Prada

Sarebbe dovuta essere inaugurata a settembre 2020, ma causa Covid è stata posticipata di un anno. Finalmente dal 28 ottobre (fino al 27 febbraio 2022) sarà possibile ammirare i lavori del “pittore dei dettagli” alla Fondazione Prada di Milano.

Una retrospettiva con più di 100 opere tra quadri e disegni, una raccolta di materiali fotografici e storici, testimonianze che ripercorrono la carriera dell’artista ma anche la sua stessa vita. Il tutto curato dal grande Germano Celant.

L’obiettivo è esplorare la pratica di Gnoli e leggere la sua attività come un discorso unitario e libero da etichette, documentando connessioni con la scena culturale internazionale del suo tempo e suggerendo risonanze con la ricerca visiva contemporanea. “Domenico Gnoli” sviluppa inoltre le intuizioni di chi, in passato, ha interpretato l’artista dal punto di vista storico e critico in modo originale, riconoscendo l’ispirazione che Gnoli ha trovato nel Rinascimento ed evidenziando il valore narrativo delle sue opere.

Per saperne di più visita il sito ufficiale della Fondazione Prada.

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