Donne afghane: ora i talebani tagliano le teste dei manichini femminili
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Donne afghane: ora anche le teste dei manichini femminili vengono mozzate

Il velo non basta, l’immagine del volto va eliminata: “Sono degli idoli che offendono l’Islam”

Dopo le continue misure imposte dai talebani alle donne afghane, ora anche la faccia dei manichini femminili, non va solo coperta, ma addirittura tagliata.

DONNE AFGHANE: I DIRITTI NEGATI

I talebani sono tornati al potere lo scorso agosto e hanno imposto un’interpretazione sempre più rigida della legge islamica. L’Afghanistan vieta alle donne l’accesso all’istruzione secondaria in molte province, impedendo ai tassisti di ascoltare musica e accettarle in auto se non coperte dal velo, impediscono i viaggi di oltre 75km se non accompagnate da un parente di sesso maschile, ostacola la loro presenza al lavoro nel settore pubblico, fatta eccezione per le scuole primarie e gli ospedali, e bandisce la loro presenza da posizioni di governo e amministrative. Il destino delle donne afghane è nelle mani dei talebani e sotto il loro potere, espresso nella nuova società afghana.

UN ALTRO COLPO AI DIRITTI DELLE DONNE AFGHANE

Un altro colpo viene sferrato nei confronti dei diritti delle donne. Questa volta il problema sono i volti dei manichini femminili. Non vanno solo coperti, ma mozzati. I negozianti di Herat avevano provato a reagire all’ordine talebano di decapitare i manichini. Ma quest’ultimi  offenderebbero l’Islam. L’ufficio del ministero per la Propagazione della virtù e la prevenzione del vizio aveva comunicato di non poterne ammettere l’esposizione perché “sono come idoli”. Verranno presi dei provvedimenti per chi non rispetta l’ordine imposto. I manichini femminili non costano poco, tra i 70 e i 100 dollari, e così facendo i negozianti rischierebbero una grossa perdita finanziaria.

DONNE DISTRUTTE, MA IL VOLTO RESISTE AL POSSESSO

Le donne afghane nell’unicità dei loro volti, ricordano ai talebani che possono essere segregate e distrutte dalle continue misure che gli vengono imposte, ma non le domineranno mai. Il volto resiste al possesso e resiste al potere delle armi. Possono, quindi, distruggerle, ma non possederle e appropriarsi di loro. Ed è lì che giace il presupposto delle relazioni umane e la fragilità del potere degli uomini islamici.

“Il volto si sottrae al possesso, al mio potere” Emmanuel Lévinas

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