morto Alfredo Cerruti
Spettacolo

È morto Alfredo Cerruti, genio italiano: 78 anni

È morto Alfredo Cerruti. La voce “narrante” degli Squallor e la mente geniale dietro a Indietro tutta!

Nato a Napoli il 28 giugno 1942, il 18 ottobre 2020, a 78 anni, è morto Alfredo Cerruti: attore, mente brillante, autore tv e produttore discografico.

La sua carriera comincia nel 1962 nella società Edizioni Adriatica dove lavora come produttore discografico. Nel 1970 diventa invece direttore artistico per la casa discografica CBS, fin quando non passa (nel ’76) alla CGD e poi alla Ricordi a partire dal 1982.

“Aveva un talento incredibile nello scovare gli altri talenti: persone come Gigliola Cinquetti o i Pooh furono sue scoperte” dichiara in un’intervista Renzo Arbore.

Indietro tutta! – da Volante 1 a Volante 2 al Professor Pisapia

 

nel 2014 racconta in un’intervista a Il Fatto Quotidiano:

Era un mezzo capolavoro quel programma. Ci ritrovavamo a casa di Renzo con la mortadella e le michette. Poi, a pancia piena, ragionavamo. Certe indicazioni le davo direttamente dalla terrazza. Fumavo come un pazzo e a casa Arbore il fumo era bandito”

Dal 1987 al 1988 i leader della seconda serata di Rai2 sono Renzo Arbore e Ugo Porcelli. Insieme ad Arnoldo Santoro, Cerruti è uno degli autori di Indietro Tutta!, nonché una delle voci di quei indimenticabili e goliardici sketch. Lo show televisivo, ormai diventato un cult, riunisce questi personaggi creando, davanti e dietro le telecamere, una stima e frequentazione reciproca. In campo televisivo, oltre a Indietro Tutta!, collabora anche a Il caso Sanremo e ai Cervelloni. E negli anni più recenti, grazie alla sua esperienza pluriennale in tv, firma alcune edizioni di Domenica in.

Renzo Arbore addolorato condivide sul suo profilo Twitter un video per Alfredo

Morto Alfredo Cerruti, il leader degli Squallor: la satira all’orlo del grottesco

Nel 1971, in modo parallelo alla sua carriera di produttore e di autore, Cerruti fa nascere gli Squallor. Insieme ad Alfredo, i componenti del gruppo sono il discografico Elio Gariboldi, i parolieri Giancarlo Bigazzi e Daniele Pace e il musicista Totò Savio. Senza paura della censura in radio, il gruppo rock demenziale pubblica ben 35 album mantenendo sempre il loro slancio rivoluzionario e il loro caratteristico gusto per l’umorismo, il nonsense e il demenziale.

Molti dei loro pezzi sono tanto memorabili quanto espliciti tra cui il primo album Troia (uscito nel 1973). Il gruppo piace talmente tanto che gli Squallor girano due film – entrambi diretti da Ciro Ippolito – che sono: Arrapaho e Uccelli d’Italia.

 in una recente intervista al Fatto spiega così la nascita degli Squallor:

“Avevo sempre a che fare con i rompicoglioni. Evadere dalla realtà con il gioco era terapeutico. Se escludo Dorelli e Bertoli, due signori e due uomini di rara simpatia, fatico a ricordare cantanti che amavo frequentare nel privato. Per me erano più noiosi del Fado di Amàlia Rodrigues. Gli Squallor furono una reazione al nostro universo di riferimento. Dopo una riunione con I Pooh, riunirmi con gli amici e dissacrare rappresentava un’esigenza.”

Una cosa è poco ma sicura: gli Squallor hanno sempre avuto più a cuore essere un gruppo musicale di culto tra gli appassionati di pop e rock, piuttosto che essere interessati a lanciare la “hit”. Il loro successo è probabilmente dovuto ai testi delle loro canzoni (a dir poco dissacranti) che comunque, andando contro perbenismo e ipocrisia, esprimono l’assoluta libertà che fa parte della cultura degli anni ’70.

Conclusione È morto Alfredo Cerruti. La voce “narrante” degli Squallor e la mente geniale dietro a Indietro tutta

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