Folco Portinari
Letteratura,  Attualità,  Food,  Libri,  Spettacolo

Folco Portinari 2019

Nella notte è venuto a mancare il poeta, scrittore e studioso, Folco Portinari.

Stanotte è mancato un grande studioso, critico letterario e poeta, oltre che personaggio notevole anche per la gastronomia italiana, Folco Portinari.

La carriera

Poeta, critico letterario e uomo di televisione, muove i suoi primi passi in RAI negli anni Cinquanta, nello stesso periodo in cui anche personaggi del calibro di Umberto Eco e Piero Angela si affacciano nel mondo della televisione.

Faceva parte del gruppo de cosiddetti “corsari”, ovvero i personaggi ammessi sulla rete pubblica senza etichetta politica, ma unicamente per i loro meriti intellettuali.

Meriti di cui Portinari era ricco.

Docente all’università di Torino di storia della letteratura italiana moderna e contemporanea per anni e collaboratore delle maggiori testate giornalistiche italiane e numerose riviste letterarie; si è sempre distinto per le sue doti di scrittura e pensiero.

Esemplare la lista delle sue pubblicazioni, dalla critica, alla prosa, alla poesia, passando per la cultura gastronomica.

Parlare di Slow food oggi è cosa semplice, ma alle porte degli anni Novanta, quando il termine venne messo nero su bianco per la prima volta, non era così.

Portinari fu l’artefice della prosa rivoluzionaria e innovativa del Manifesto dello Slow food.

Ancora oggi è di importante attualità, poiché non fa riferimento solo allo Slow Food fine a se stesso, ma alla lentezza come stile di vita da recuperare nell’era in cui tutto è in costante accelerazione.

Nonostante la sua encomiabile carriera, resta sempre umile, e a volte risponde al telefono agli amici presentandosi come «Soldato Nemecsek».

 In un esercito di generali, io sono il soldato semplice de I ragazzi della via Pál.

Il suo destino è non essere mai ascoltato. Si ascoltano i generali e non i soldati semplici

Così gli piaceva definirsi.

In realtà il destino di Folco Portinari non è mai stato di non essere ascoltato e non lo sarà nemmeno in futuro, quando le sue opere verrano ancora lette e stimate.

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