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E’ un dj romano il tifoso laziale ucciso

Gabriele Sandri, noto come Gabbodj E’ uno dei dj più noti di Roma il tifoso laziale ucciso domenica mattina da un colpo di pistola esploso da un agente della Polizia nell’area di servizio Badia al Pino, sulla A1. Gabriele Sandri, conosciuto nella scena della capitale con il nome d’arte di Gabbodj, è stato vittima, secondo il questore di Arezzo Vincenzo Giacobbe, di “un tragico errore”. Sandri era in viaggio con alcuni amici alla volta di Milano, dove avrebbe dovuto assistere alla partita fra Inter e Lazio, in programma per il pomeriggio di domenica. «Il nostro agente – ha spiegato Giacobbe – era intervenuto per evitare che i tafferugli tra due esigui gruppi di persone che non erano stati individuati come tifosi degenerassero con gravi conseguenze per entrambi». L’agente era in auto con un collega nella corsia opposta a quella dove si trova l’autogrill. Accortisi della rissa, i poliziotti avrebbero fermato la macchina e attraversato l’autostrada e l’agente avrebbe sparato due colpi, uno dei quali fatale a Sandri. «Stiamo lavorando in pieno rispetto delle regole e con professionalità per accertare quando accaduto. Di più non posso dire», ha detto il capo della mobile di Arezzo, Marco Dal Piaz. Gabriele Sandri, 26 anni, ha lavorato come dj in alcuni dei più noti club romani fra cui Vamp, Veleno, Alien, Piper, Area, Bloom, Maison e Jackie O’.

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