orwell frasi
Libri,  Arte

George Orwell: frasi, vita e opere dell’autore di “1984”

Scrittore, giornalista e attivista. Ecco chi era l’inventore del “Grande Fratello”

George Orwell moriva il 21 gennaio 1950. Noi di MAM-e.it abbiamo tracciato un ricordo di una delle penne più interessanti e originali del XX secolo.

Orwell: il pensiero racchiuso nelle frasi dei suoi scritti

“In tempi di menzogna universale, dire la verità è un atto rivoluzionario”. È questa la citazione probabilmente più famosa di un certo Eric Arthur Blair. Si tratta del nome attribuito alla nascita a George Orwell, uno dei maestri della letteratura mondiale del Novecento. Nato in India il 25 gennaio del 1903 da una famiglia di origini scozzesi, a solo un anno si trasferì con la madre e le sorelle nel Regno Unito. Iscritto ad una scuola cattolica (sebbene, come riportato da La Stampa nel 60° anniversario della sua morte, egli fosse ateo), nel 1917 fu ammesso all’Eton College, la scuola più prestigiosa della nazione.

Nei quattro anni di permanenza lì entrò in contatto col genere distopico, anche grazie al suo insegnante Aldous Huxley. Abbandonò gli studi per seguire le orme del padre, arruolandosi nella Polizia Imperiale in Birmania a soli 19 anni. Questa esperienza – raccontata nel romanzo Giorni in Birmania (1934) – lo segnò profondamente, e sviluppò nel giovane Eric un crescente disgusto per l’imperialismo e per la funzione repressiva imposta dal ruolo che ricopriva, e che decise di lasciare nel 1928. Visse per alcuni mesi a Parigi e poi si spostò in diverse contee inglesi.

La copertina italiana di "Keep the Aspidistra flying" di George Orwell
La copertina italiana di “Keep the Aspidistra flying” di George Orwell

Iniziò in quegli anni la sua attività di giornalista e scrittore, e Orwell rivolse sempre grande attenzione alle condizioni dei poveri, degli umili e degli abitanti delle periferie. La miseria altrui e della sua stessa esistenza in quegli anni ispirarono le opere La strada di Wigan PierFiorirà l’aspidistra. Nel 1936 sposò Eileen O’Shaughnessy a Wallington, dove si stabilirono. Proprio lì si trovava la “Bury Farm“, che secondo molti ispirò all’autore l’ambientazione di una sua ben nota opera.

La guerra in Spagna e il secondo conflitto mondiale

Prese parte alla guerra civile spagnola combattendo nel Partito Operaio di Unificazione Marxista contro il dittatore Francisco Franco. Nel 1938 nacque Omaggio alla Catalogna, e da allora in poi i suoi scritti furono pervasi da un personalissimo socialismo e da duri attacchi al capitalismo, alle dittature, alla chiesa cattolica e a tutte le forme di sopraffazione rinvenute nella società del tempo. Quando rientrò a Barcellona, a causa del mutato clima politico George Orwell fu costretto a lasciare la Spagna quasi clandestinamente. Si arruolò nel 1940 come sergente durante la Seconda Guerra Mondiale, e al suo ritorno si trasferì a Londra. Per due anni curò per la BBC delle trasmissioni radiofoniche propagandistiche destinate all’India (Paese che fornì migliaia di soldati alla Gran Bretagna).

George Orwell lavorò per la BBC dal 1941 al 1943
George Orwell lavorò per la BBC dal 1941 al 1943

Nel novembre del ’43 lo scrittore iniziò a dirigere il settimanale di sinistra Tribune e iniziò a comporre uno dei suoi capolavori, La fattoria degli animaliLo terminò in pochi mesi ma, per i chiari riferimenti critici allo stalinismo contenuti nel romanzo, molti editori si rifiutarono di pubblicarlo. Solo nel 1945 Secker & Warburg pubblicarono quella che fu in effetti la prima opera di grande successo di Orwell. Lo stesso anno morì la moglie ed egli si dimise da direttore del giornale per diventare corrispondente di guerra in diversi Stati europei per l’Observer. Scrisse esattamente cento pezzi per quel giornale, tutti contenuti nel volume Gli anni dell’Observer. La raccolta inedita degli articoli e delle recensioni (1942-49), pubblicato in Italia da Dalai Editore.

Si sposò di nuovo nel ’49, un anno dopo la pubblicazione del suo romanzo più celebre, che fu anche l’ultimo, cioè 1984. George Orwell morì in un ospedale di Londra a causa di un problema polmonare a soli 46 anni, lasciando al mondo la sua visione tetra ma altrettanto chiara del presente e del futuro. Che, in estrema sintesi, può essere racchiusa in una citazione della sua opera ultima: “Noi siamo impegnati in un gioco che non possiamo vincere. Alcuni fallimenti sono migliori di altri, questo è tutto“.

Spirito critico e lotta ai regimi totalitari

I romanzi orwelliani, ma forse ancora di più i saggi e gli articoli redatti, sono un mirabile esempio di comprensione del proprio tempo. L’affermarsi dei totalitarismi ispirò indubbiamente Animal Farm e 1984. Nel primo, che solo in apparenza è una favola per bambini, Orwell racchiude una spiccata e acuta parodia dello stalinismo, ponendosi come genere sulla linea satirica inglese inaugurata da Jonathan Swift. La ribellione degli animali della fattoria è destinata a fallire, proprio come i loro ideali rivoluzionari resteranno schiacciati dal prevalere del regime dittatoriale sovietico.

Nella sua ultima opera invece, lo scrittore invita a restare sempre vigili e coscienti, dubitando anche del nostro stesso pensiero, poiché esso potrebbe essere condizionato da un linguaggio costruito appositamente per incarcerare la nostra mente. “Il Grande Fratello ti osserva” (Big Brother is watching you), così scriveva George Orwell per descrivere il controllo operato sulle masse. Questo concetto ha ispirato numerose altre opere, come il film The Circle, con Tom Hanks ed Emma Watson, segno della modernità e dell’attualità di un pensiero risalente a più di settant’anni fa.

Il celebre "Grande Fratello" creato da George Orwell
Il celebre “Grande Fratello” creato da George Orwell

E, a tal proposito, considerato che sono trascorsi tutti questi anni dalla morte dello scrittore, i suoi libri hanno perso nel 2021 la protezione del diritto d’autore. Le opere di Orwell sono state pubblicate innumerevoli volte nel corso dei decenni. Da ultimo, ricordiamo la riedizione di 1984 e la raccolta dello scorso 7 gennaio uscite per Newton Compton Editori e il volume “Il peggiore dei mondi possibili” pubblicato da Mondadori il 17 novembre 2020 che racchiude cinque celebri romanzi dell’autore.

George Orwell merita di essere letto per la sua riflessione critica e la sua filosofia incredibilmente moderna. E perché è stato uno dei più grandi e accurati testimoni della storia contemporanea.

Autore: Chiara Anastasi

LEGGI ANCHE:

Faust, il dramma in versi di Goethe, debuttava il 19 gennaio 1829

Gridalo, il nuovo libro di Roberto Saviano, in uscita il 10 novembre

Oggi è il compleanno di Edgar Allan Poe

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!