Dizionario Arte

Getty, J. Paul

Magnate del petrolio e collezionista d’arte americano. Ricchissimo, accumulò una vasta collezione di opere d’arte: suoi principali ambiti d’interesse, come lui stesso scrisse nel libro The Joys of Collecting (1966), erano i marmi e i bronzi greci e romani, i dipinti rinascimentali, i tappeti persiani del XVI secolo. Il J. Paul Getty Museum fu aperto nel 1954 in un’ala della sua casa a Malibu, Los Angeles, e nel 1974 un nuovo museo, collocato in un edifico che riproduceva una villa romana, fu inaugurato nei dintorni. Archetipo del plurimilionario eccentrico e parsimonioso, Getty visse in Inghilterra dagli anni Cinquanta e non vide mai la sua creazione. Alla sua morte essa divenne il museo con la raccolta più ricca del mondo, famoso per le sue spettacolari acquisizioni (vedi Lisippo) che avevano perfino risvegliato timori su un ipotetico monopolio del mercato mondiale di capolavori. Nel 1997 un secondo Getty Museum aprì a Brentwood, Los Angeles; lì sono oggi collocate tutte le raccolte eccetto le antichità, che sono rimaste a Malibu. Il nuovo museo è parte dell’enorme Getty Center, che include vari servizi per la ricerca e l’istruzione artistica. Paul Getty jr. (1932-2003), uno dei cinque figli di Getty, trascorse la maggior parte della sua vita in Inghilterra (adottò la nazionalità inglese nel 1988) e fu uno dei principali mecenati delle istituzioni d’arte inglesi: in particolare donò 50 milioni di sterline alla National Gallery, Londra, nel 1985. Nascita: Minneapolis 1892; Morte: Sutton Place 1976

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