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Gianluca Grignani a Vanity Fair: "Ero in preda all’ansia, non vedevo più niente"

Il cantautore fornisce la sua versione dei fatti, che però sembra molto confusa

Dalle pagine di Vanity Fair Gianluca Grignani torna sulla famosa notte in cui è stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale a Riccione. Tutto è nato a causa dell’ansia: “Avevo finito lo Xanax che prendo per l’ansia. Non avevo la ricetta e non mi andava di girare per farmacie cercando chi me lo desse senza, – racconta Gianluca al settimanale – perché a Riccione mi riconoscevano tutti. Però stavo male. Soprattutto non vedevo più niente. Mi succede sempre così quando sono troppo stressato: gli occhi non vedono più. Per calmarmi ho bevuto due birre, Francesca e i bambini erano usciti, c’era solo un amico. Le birre non sono servite a niente, non mi hanno calmato, continuavo a non vedere, allora ho detto a questo ragazzo di chiamare un mio amico carabiniere perché mi venisse a dare una mano. Ha chiamato, ma lui era fuori in pattuglia. poi, non so perché, ha detto di venire ad altri carabinieri. Io non volevo andare con loro, non volevo che la gente mi vedesse in quella situazione, mi sono dimenato, uno di loro è caduto per terra. Gli ho chiesto scusa mille volte. Poi mi hanno portato in ospedale, sono stati tutti gentilissimi, ma io volevo parlare con mia moglie e i miei figli, per questo non mi calmavo”.

Ma se uno è in preda all’ansia, non dovrebbe chiamare il pronto soccorso piuttosto che i carabinieri? C’è qualcosa di molto confuso in questa versione della storia.

Intanto il 16 settembre Grignani è atteso in aula e nell’attesa firma tre volte a settimana.

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