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Giro d’Italia, via alla dodicesima tappa Martinsicuro-Fano

Dopo il trionfo del giovane friulano Milan a Francavilla sul Mare, la carovana del Giro risale sempre più su la Penisola con la dodicesima tappa Martinsicuro-Fano. Il percorso, lungo poco meno di 200km, si snoda lungo la costa adriatica e fatto salvo qualche saliscendi non così complicato, arriverà presso la nota cittadina marchigiana culla di tante attività artigianali.

Sebbene non così difficile di dislivello, il tragitto della dodicesima tappa del Giro d’Italia 2024 vedrà parecchi saliscendi con pendenze che in più di un’occasione superano il 10%. Di conseguenza, occhi puntati su corridori dotati di “tanta gamba”.

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Il tracciato altimetrico della dodicesima tappa Martinsicuro-Fano

Giro d’Italia 2024: tutto quello che c’è da sapere sulla dodicesima tappa Martinsicuro-Fano

La partenza della dodicesima tappa avverrà presso il lungomare della cittadina abruzzese, svolterà in Via Aldo moro e poi proseguirà su Via Roma per poi uscire dal centro abitato. Il tragitto sarà di fatto pianeggiante per i primi 50 km. Diverse sono le località marittime delle Marche toccate dala Martinsicuro-Fano: Porto d’Ascoli, San Benedetto del Tronto, Groattammare, Porto San Giorgio, Civitanova Marche.

Da qui il percorso della dodicesima tappa inizia a prendere diversi muri e strappi fino all’arrivo. Dopo una prima parte lungo l’Adriatico superata Civitanova Marche ci si allontana dal mare verso l’interno, dove un percorso fatto di continui saliscendi con strappi e strappetti più o meno difficili impegnerà e non poco i corridori.

san benedetto del tronto
San Benedetto del Tronto: il Giro passa anche da qui!

Se ne possono catalogare 10 (di cui 4 classificati GPM). Il primo strappo significativo sarà quello di Recanati, lungo circa tre chilometri e in vetta al quale è posizionato il primo traguardo volante di giornata. Rapida discesa e puntata verso Osimo, dove è posizionato invece il primo Gpm della tappa. L’ultimo strappo, inedito, di Monte Giove si trova a 9 km dall’arrivo e presenta pendenze oltre il 10%.

Dopo una ventina di chilometri un po’ più tranquilli, inizierà una vera e propria sarabanda di salitelle. I corridori affronteranno in successione i Gpm di Monsano, Ostra e La Croce, tutti di Quarta categoria, ma tutti con pendenze che vanno anche oltre, per brevi tratti, il 10 per cento. Nel mezzo di questa serie, ci sarà anche l’Intergiro, posto a Ripe, quando alla fine mancheranno 46 chilometri.

Gli ultimi km sono piuttosto articolati attorno al centro storico di Fano costeggiandone le mura. Attenzione alle variediverse curve e controcurve con brevi tratti rettilinei a intervallarle. Ultimo chilometro in leggera ascesa. Retta finale di 450 m su asfalto larghezza 8 m.

Da Narváez a Sheffield: i favoriti della dodicesima tappa del Giro 

Vedendo l’altimetria della dodicesima tappa si può considerare che l’opzione più probabile come epilogo pare quella la fuga. Ecco quindi che i riflettori dei favoriti si accendono su corridori capaci di andare all’attacco e, soprattutto, di fare la differenza in un finale combattuto. Da cerchiare innanzitutto lo spagnolo Jhonatan Narváez.

L’Ineos Grenadiers di cui fa parte potrebbe lanciare oltre al già vincitore di una tappa anche il britannico Magnus Sheffield. Attenzione, inoltre, all’italiano Filippo Ganna. Il corridore piemontese, dopo la delusione dello scettrro portato via da Tadej Pogacar nella crono Foligno-Perugia, ha sete di riscatto.

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Jhonatan Narvaez proverà la zampata finale nella Martinsicuro-Fano

Proverà a suonare il campanello alla testa della corsa specie nel finale anche Jan Tratnik, vista la somiglianza del tragitto a quelli delle Classiche del Nord. Buone gambe e voglia di andare all’attacco ha fatto vedere anche Maximilian Schachmann (Bora-hansgrohe), pure lui molto adatto al percorso. Molto motivato è poi il francese Julian Alaphilippe che assieme all’italiano Simone Velasco e Christian Scaroni può aggredire gli aspiranti vincitori.

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Julian Alaphilippe affila le ruote per la 12^ tappa

Tra i favoriti per la dodicesima tappa va considerato anche Tadej Pogačar (UAE Team Emirates). In quanto a Classiche, lo sloveno non è secondo a nessuno e il suo appetito per il successo potrebbe anche risvegliarsi qualora la sua squadra, o altre formazioni, decidano di tenere la corsa cucita fino ai chilometri conclusivi.

Conclusioni dodicesima tappa Martinsicuro-Fano del Giro d’Italia. un revival delle Classiche del Nord

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