Dizionario Opera

Goyescas

In occasione dei centocinquantanni dalla nascita di Francisco Goya (1897), Granados cominciò a interessarsi alle opere del pittore, ritrovandovi la sua stessa vena non tanto pessimistica – come è stato detto – quanto quella realistica, propria di uomini che vedono la verità della vita con occhi disincantati. Granados studiò con interesse – da buon disegnatore dilettante qual era – i ritratti di majos e majas , i giovani di Madrid dipinti da Goya con quell’aria così fiera della propria hispanidad , e al tempo stesso si avvicinò alla cultura musicale spagnola del primo Settecento, interpretando al pianoforte le Sonate di Domenico Scarlatti (iberico d’adozione) e di altri clavicembalisti dell’epoca. Questo ritorno al passato traspare dallo stile compositivo che Granados sceglie di utilizzare nelle Tonadillas , che rievocano sonorità settecentesche, e nelle Goyescas , la famosa suite pianistica composta fra il 1909 e il 1911. Qui si ritrova il medesimo gusto popolaresco di Goya e l’intenzione di raccontare una storia ambientata nell’epoca storica e culturale in cui visse il pittore. Ovviamente, le composizioni di Granados risentono dell’influenza dell’ambiente geografico in cui nascono; infatti, vi ritroviamo un costante sottofondo ritmico-armonico spagnoleggiante, da cui però emerge uno stile originale, che talvolta ci immerge in atmosfere tardoromantiche.

Nel 1914, eseguendo proprio le Tonadillas e le Goyescas , Granados ottenne dalla Francia la Legion d’onore e la commissione dell’Opéra per un’opera lirica tratta dalla suite. La vicenda era già abbozzata nel programma dei pezzi pianistici, e fu quindi facile realizzare un’opera che avrebbe fruito, fra l’altro, del loro stesso materiale musicale.

Goyescas è il dramma della gelosia: nella Madrid del XIX secolo, il torero Paquiro invita a ballare la nobildonna Rosario, che però ama Fernando. Questi si ingelosisce, così come la fidanzata di Paquiro, Pepa. Rosario non gradisce l’invito di Paquiro, ma ormai Fernando si ritiene offeso e in dovere di sfidare Paquiro a duello. Il capitano verrà battuto dal torero, e spirerà tra le braccia dell’amata Rosario.

Ogni situazione drammatica dell’opera ripropone uno dei brani della suite: Los requiebros (I complimenti galanti), di carattere fiero e deciso, diventa l’occasione in cui Paquiro omaggia Rosario; El fandango de candil (Il fandango della lanterna), che l’autore prescrive Gallardo , apre la scena della taverna; La maja y el ruisenor (La maja e l’usignolo) è l’aria della malinconica Rosario, che teme per la vita di Fernando, il quale arriva subito dopo per cantare con lei il duetto amoroso tratto dal Coloquio en la reja (Colloquio all’inferriata); El amor y la muerte (L’amore e la morte), momento di sanguigna e irruente passionalità, commenta il tragico finale. Una delle poche melodie composte appositamente per l’opera è quella affidata al violoncello nell’intermezzo tra il primo e il secondo quadro, scritta a un solo giorno dalla ‘prima’ per occupare un cambio di scena. Granados amava costruire opere in cui ogni scena è un quadro a sé, come aveva già dimostrato in Maria del Carmen (Madrid 1898), in cui le numerose sezioni sono collegate da recitativi, e un preludio introduce ciascuno dei tre atti; anche in Petrarca (1900, non rappr.) e in Follet (Barcellona 1903) si riscontra la medesima struttura compositiva. Il sainete lirico Ovillejos , farsa popolaresca musicata da Granados nel 1897, rappresenta il primo tentativo di avvicinamento del compositore allo spirito della Spagna settecentesca, e da questa zarzuela egli trasse alcuni spunti melodici che inserì in Goyescas . La ‘prima’ di Goyescas era stata dunque programmata per l’Opéra di Parigi, ma l’esecuzione fu poi cancellata a causa dello scoppio della prima guerra mondiale, e si tenne quindi al Metropolitan. È questa l’unica opera di Granados che all’epoca acquistò popolarità anche al di fuori dei confini spagnoli; il compositore aveva conquistato il pubblico newyorkese e, felice, stava tornando in patria, quando la nave su cui viaggiava venne colpita e affondata da un sommergibile tedesco, ed egli perì nel naufragio.

Type:

Opera in un atto e tre quadri

Author:

Enrique Granados (1867-1916)

Subject:

libretto di Fernando Periquet

First:

New York, Metropolitan, 28 gennaio 1916

Cast:

Paquiro, torero (Bar); Pepa, sua fidanzata (Ms); Rosario, nobildonna(S); Fernando, capitano della Guardia reale (T); giovani, amici di Paquiro

Signature:

m.c.p.

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