Guglielmo
Scultore e architetto la cui fama è legata al pulpito del duomo di Pisa scolpito tra il 1159 e il 1162, trasferito nel 1312 nella cattedrale di Cagliari per lasciare posto al nuovo pergamo di Giovanni Pisano. Il pulpito, del quale si ignora l’originale disposizione, presenta scene ricomposte oggi in modo arbitrario, legate alla vita di Cristo incentrate sul recupero della figura umana che emerge dall’ambientazione spaziale, risolta con il trattamento a niello dei fondi, secondo la tecnica utilizzata in oreficeria. Guglielmo emerge nel panorama della scultura romanica toscana per l’elaborazione di un linguaggio fondato sul rinnovato interesse per la scultura tardo-antica, nel tentativo consapevole di riannodare i legami storici della civitas pisana con Roma. L’impronta di architetto, nonostante il riconoscimento alla sua figura mediante l’epigrafe funeraria murata nella facciata della primaziale pisana, risulta tuttora poco chiara, anche se è possibile individuarne l’impostazione nel culmine di facciata del duomo di Pisa.
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