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Letteratura,  Libri

Guido Buzzelli – mostra sul maestro del fumetto 2018

Alla (ri)scoperta di uno dei grandi maestri del fumetto: è nel segno di Guido Buzzelli (1927-1992), precursore e padre del moderno graphic novel italiano, il primo atto della 12° edizione di BilBOlbul 2018, in programma a Bologna dal 23 al 25 novembre prossimi.

Guido Buzzelli. Anatomia delle macerie

La mostra Guido Buzzelli. Anatomia delle macerie sarà inaugurata il 23 ottobre 2018 all’Accademia delle Belle Arti di Bologna. Si tratta del primo atto della 12° edizione di BilBOlbul 2018, in programma a Bologna dal 23 al 25 novembre prossimi. La mostra è curata dal festival BilBOlbul in collaborazione con la casa editrice Coconino PressFandango e l’Accademia di Belle Arti di Bologna.

Gli spettatori verranno dunque introdotti al mondo di Buzzelli attraverso un percorso tra 150 tavole a fumetti, schizzi e bozzetti preparatori. Le opere sono divise in sei sezioni, dedicate ai temi chiave della poetica dell’autore: dopo l’apertura con La rivolta dei Racchi, considerato dalla critica il primo graphic novel italiano, si prosegue con Il corpo, Le macerie, La società e il potere, Il diavolo e L’artista. A conclusione dell’esposizione, il prossimo 23 novembre, un grande convegno di studi, cui parteciperanno tra gli altri lo scrittore Vittorio Giacopini, il critico Matteo Stefanelli e l’autore di fumetti francese David B.

La personale si colloca quindi all’interno dello spazio del prestigioso Festival del fumetto bolognese, proprio per omaggiare Buzzelli, padre italiano della graphic novel. Questo genere letterario, infatti, ha recentemente subito una rivalutazione e riscoperta da parte anche dei lettori più giovani. L’arte di unire testo e immagini, quindi, dimostra di essere ancora attuale.

Il Michelangelo dei Mostri

Fu il critico e giornalista Michel Grisolia a definire Guido Buzzelli “il Michelangelo dei Mostri”. Un soprannome, insomma, più che esplicativo. Buzzelli fu autore di storie fantastiche e visionarie pervase da un’amarissima vena di satira sociale, ferocemente critico verso il potere e la società dei consumi.

Autore originalissimo, eclettico e sfuggente a qualsiasi catalogazione, Buzzelli nasce a Roma nel 1927, figlio di un pittore. Seguì gli studi artistici all’Accademia di San Luca e negli anni Cinquanta iniziò a collaborare con varie riviste, pubblicando illustrazioni e fumetti. Dopo aver lavorato per alcuni anni in Gran Bretagna e Spagna, tornò in Italia per dedicarsi a tempo pieno alla pittura. Dopo il matrimonio con Grazia de Stefani, che diverrà la sua principale collaboratrice, cominciò a scrivere e disegnare lunghi racconti a fumetti.

Nel 1967 presentò al Salone di Lucca La rivolta dei Racchi, un lavoro che può essere considerato, precedendo Hugo Pratt e Will Eisner, il primo graphic novel della storia del fumetto italiano. Cioè, una storia unica e autoconclusiva, opera di un autore che trova nel fumetto il linguaggio per raccontare la propria visione del mondo, al di là di committenze, serialità, generi e personaggi in voga. La rivolta è la prima opera di una trilogia che comprende Labirinti (1970) e Zil Zelub (1972).

Grazie a queste innovative opere Buzzelli ottiene grande popolarità soprattutto in Francia, dove escono sulle riviste storie a fumetti come Annalisa e il diavolo (1973), L’intervista (1975), L’Agnone (1977), La guerra videologica (1978), nelle quali l’autore si ritrae sempre nei panni del protagonista. Acclamato come “il Goya italiano” per la bellezza e visionarietà delle sue tavole, vinse i premi Yellow Kid e Crayon d’Or. In Italia collaborò con riviste come Linus, Alter, l’inserto Satyricon di Repubblica e con giornali come Paese Sera, Il Messaggero e L’Espresso.

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