Hamilton, Gavin
Gavin Hamilton
Hamilton, Gavin. Pittore, archeologo e gallerista scozzese. Dal 1748 visse principalmente a Roma, dove era un componente principale del circolo *neoclassico di Mengs e Winckelmann. Come artista si concentrò sulla pittura storica ed è uno dei pochi artisti britannici della sua epoca (con Barry e gli anglo-americani Copley e West) che abbia dato un contributo significativo in questo campo. Era particolarmente interessato ai soggetti omerici, nella cui trattazione era influenzato da Poussin così come dagli antichi (Achille piange la morte di Patroclo, 1763, National Gallery, Edimburgo).
I suoi dipinti in questo stile non furono mai numerosi. Oggi sono generalmente considerati pesanti, ma divennero molto noti attraverso le incisioni. Inoltre influenzarono lo sviluppo dello stile neoclassico tra i suoi contemporanei e le nuove generazioni, tra cui David. I suoi ritratti occasionali sono di gusto più moderno (L’ottavo Duca di Hamilton con il Dott. John Moore e l’Alfiere John Moore, 1775-77, National Portrait Gallery, Edimburgo).
Hamilton incontrò e incoraggiò realmente tutti gli artisti britannici che visitarono Roma nella seconda metà del XVIII secolo, ma rimase più conosciuto nell’Europa continentale che in Gran Bretagna, dove il suo nome era più familiare per l’attività commerciale di vendita dei grandi maestri e l’antiquariato classico. Dal 1769 circa diresse scavi archeologici, in particolare alla Villa Adriana a Tivoli.
Gavin Hamilton non deve essere confuso con Gawen Hamilton (1697 ca-1737), un artista minore ricordato per la sua Conversation of Virtuosis… at the Kings Armes (1735, National Portrait Gallery, Londra), nella quale ritrasse se stesso e molti altri artisti dell’epoca.
Nascita: Murdieston House 1723;
Morte: Roma 1798
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