Mame Moda Hedi Slimane in rivolta dopo le critiche ricevute. Ritratto di Hedi Slimane
Moda

Hedi Slimane in rivolta dopo le critiche ricevute

Hedi Slimane dopo le critiche ricevute dalla stampa dice la sua: “L’odio ha preso il sopravvento”

Non è sempre giorno di festa per i designer e Hedi Slimane l’ha provato sulla sua pelle. La collezione primavera/estate 2019 di Celine è stata sommersa dalle critiche tanto che la stampa a stelle e strisce lo ha definito persino “Il Trump della Moda“.

Mame Moda Hedi Slimane in rivolta dopo le critiche ricevute. Mini abito a pois
Mini abito a pois bianchi della collezione Celine SS19

È la penna della giornalista americana Booth Moore a mettere sotto i riflettori il caso Slimane.

L’odio per Slimane sembra particolarmente appropriato ai nostri tempi, quando la politica di divisione, le notizie via cavo e i social media di Donald Trump hanno reso tutto molto personale e hanno trasformato il discorso pubblico in un incontro quotidiano di urla”.

Ma veramente, Moore, lo definisce il Trump del Fashion Biz? Probabilmente no, anzi, la stoccata finale si rivela fatale per i nostalgici di Phoebe Philo: “La moda non è politica. Hedi Slimane ha fatto ciò che è stato assunto a fare. Chiunque stia lamentando la morte di Celine può provare qualcosa di realmente radicale: continuare ad indossare la loro vecchia Celine”.

Ed è proprio ricollegandosi all’articolo della penna di Hollywood Reporter che il designer francese diventa un fiume in piena ai microfoni di Loïc Priget della trasmissione “5 minutes de mode“.

Mame Moda Hedi Slimane in rivolta dopo le critiche ricevute. Mini abito Celine SS19
Mini abito trama metallica gold e blazer taglio maschile. Celine SS19

È molto strano e mi sembra che parlino di qualcun altro. Lo spirito della sfilata era leggero e gioioso, ma la leggerezza e la spensieratezza nella moda oggi sono messe in discussione. Ci sono già passato da Saint Laurent. C’è la politica, i conflitti di interesse e le congiure, un atteggiamento prevedibile, ma anche delle stupefacenti esagerazioni di conservatorismo e puritanesimo. La violenza fa parte della nostra epoca. È lo spirito demagogico dei social network, che tuttavia sono uno strumento di community formidabile. Non c’è più nessun limite, l’odio ha preso il sopravvento”.

In effetti, scomodare in prima persona il presidente degli Stati Uniti per stigmatizzare una collezione diventa davvero un’esperienza fantozziana.

Insomma, qui le questioni sono due: un uomo non può succedere ad una donna perché rischia di essere tacciato per anti-femminista e la libertà di stampa rischia di confondere il reale con la finzione.

I social Network, tuttavia, sembrano essere un vero mezzo di distruzione di massa. Hanno il potere di portati in alto e farti precipitare in men che non si dica. Come una roulette russa o, come direbbe la nuova generazione di webeti, un Rooftopping e nulla più.

Il paragone con Trump è opportunista, azzardato e piuttosto comico

Questa sfilata era particolarmente esposta. Negli Stati Uniti o in Inghilterra si sono scandalizzati per i miei abiti da sera corti. Quindi le donne non sarebbero più libere di mettere delle minigonne se lo desiderano. Il paragone con Trump è opportunista, azzardato e piuttosto comico, solo perché le giovani donne rappresentate dalla mia sfilata sono libere e disinvolte; libere di vestirsi come vogliono.

Per alcuni, in America, ho anche il cattivo gusto di essere un uomo che ha sostituito una donna. Un uomo che disegna delle collezioni da donna, può essere? Ma alla fine, è tutta pubblicità inaspettata per la collezione. Non speravamo tanto. Tutto ciò cristallizza soprattutto l’anticonformismo e la libertà così francese di Celine”, ha concluso Hedi Slimane.

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La voce Celine è consultabile sul Dizionario della Moda di MAM-e.it

Così prende in mano il profilo Instagram del marchio e cancella il passato, aprendo definitivamente un nuovo capitolo. Una sola immagine appare al momento sul social network, così come nel suo sito ufficiale: quello di una specie di cortina di carta dorata, una sorta di sipario che sembra srotolarsi all’infinito, in attesa di svelare  la nuova strategia del marchio. Appare il nome CELINE, che ha perso il suo accento acuto, in lettere maiuscole nere su fondo bianco.”

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