Guanti
Moda

I guanti, storia di un accessorio senza tempo

I guanti, l’accessorio che ha cambiato il costume di epoche differenti

Sebbene gli storici affermino che i guanti fossero già in uso tra le civiltà mediterranee, la fortuna di questo accessorio fu conclamata in epoca gotica grazie ai Bizantini.

Nella tomba di Tutankamon, invero,hanno rinvenuto alcuni guanti preziosi che simboleggiavano il prestigio del faraone.

I guanti erano indossati dai sovrani d’Egitto assieme all’uraeus, un ornamento simbolico che rappresentava la testa di un cobra alato, spesso affiancata dal capo di un avvoltoio.

Questo particolare accessorio, che raffigurava gli animali emblema del Basso e Alto Egitto, elargiva il potere del faraone.

A introdurre questo ornamento nel costume degli occidentali furono però i barbari.

Non solo diademi, pietre, utensili da guerra e croci, le popolazioni barbariche immisero definitivamente il guanto nel costume dell’epoca.

Inizialmente furono utilizzati per proteggersi dal freddo e la loro forma, dunque, era piuttosto spartana.

Guanti
La regina d’Austria ritratta da Alonso Sánchez Coello, anno 1571

Il sacchetto chiuso ai polsi da una stringa diventò, in seguito, un guanto dalla foggia più attuale con pollice separato.

I vichinghi, a loro volta, fecero largo uso di questo complemento per ripararsi dalle gelide temperature del Nord Europa.

D’altro canto, queste popolazioni conoscevano la lavorazione all’uncinetto e per tal conoscenza, le donne confezionavano i guanti ai propri mariti.

Il guanto, infatti, era un accessorio prettamente maschile e designava non solo il livello sociale dell’uomo, ma anche la sua autorità.

In epoca rinascimentale, come testimonia il ritratto della regina d’ Austria firmato da Alonso Sanchéz Coello, anche le donne iniziarono a indossare i guanti in modo regale.

Durante il regno di Roi Soleil, infatti, le donne amavano abbigliarsi in modo sfarzoso.

Alla lussureggiante manteau – gonna fermata ai fianchi con nastri e strascico lungo a seconda dal rango di appartenenza – e ai tessuti broccati e damascati,  le donne non rinunciavano ai guanti lunghi.

Nel periodo del Direttorio, inoltre, il guanto divenne indispensabile per definire il ceto sociale di appartenenza.

Se le maniche dell’abito erano corte, venivano usati i guanti lunghi fino all’omero.

Nel ‘900 furono le dive di Hollywood ad aprire la strada al largo consumo.

Sono rimasti alla storia, ad esempio, quelli fucsia indossati da Marilyn Monroe nella pellicola “Gli uomini preferiscono le bionde” oppure quelli neri indossati da Audrey Hepburn in “Colazione da Tiffany”.

Ma fu Madonna, agli inizi della sua carriera, a considerare il guanto un simbolo di trasgressione, sovvertendo, dunque, il fascino borghese del guanto.

 

 

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