I magnifici marmi Torlonia in mostra ai Musei Capitolini
Marmi greci e romani mai visti tornano a splendere a Roma nella bella mostra “I Marmi Torlonia. Collezionare Capolavori” ai Musei Capitolini (Villa Caffarelli) dal 14 ottobre al 26 giugno 2021.
Tutte le anticipazioni sulla Mostra.
Il 14 ottobre prenderà finalmente il via a Roma, presso Villa Caffarelli, la mostra dedicata alla Collezione Torlonia, selezione di circa novanta pezzi (su oltre seicento in totale) tra busti, rilievi, statue, sarcofagi ed elementi decorativi restaurati a cura di Anna Maria Carruba. Dopo 145 anni dalla nascita del Museo Torlonia, la raccolta è presentata nella Capitale. Prima tappa di un tour che la porterà in giro per il mondo, dando risalto a capolavori studiati da decenni solo attraverso riproduzioni.
La collezione
La splendida collezione, frutto di una lunga raccolta tra diversi momenti del collezionismo privato romano, venne aperta al pubblico nel 1875 dal principe Alessandro Torlonia in via della Lungara. In mezzo a mille polemiche, a metà degli anni ’60 del ‘900 la famiglia decise di destinare l’edificio a uso residenziale e la collezione venne chiusa alle già rare visite organizzate nel dopoguerra.
Di fatto i marmi vennero collocati in un deposito e sottratti a qualsiasi possibilità di ammirarle e di studiarle. Antonio Cederna fu protagonista di una lunga battaglia culturale per far riaprire il Museo.
I Marmi Torlonia. Collezionare Capolavori
Sono 92 le opere selezionate tra i 620 marmi catalogati e appartenenti alla collezione Torlonia, la più prestigiosa collezione privata di sculture antiche esistente al mondo. Un capitolo essenziale per la storia dell’arte antica, per il capitolo degli scavi, del restauro, del gusto, della museografia, degli studi archeologici.
La rassegna è caratterizzata da una sequenza cronologico-concettuale “a ritroso” che inizia dall’evocazione di come sarà il Museo Torlonia e dalla sua sezione più impressionante, i ritratti. A seguire, riflettori puntati sui ritrovamenti ottocenteschi nella proprietà Torlonia, sugli esiti del collezionismo settecentesco, sulla raccolta secentesca di Vincenzo Giustiniani e infine sulle opere di cui è documentata la presenza in raccolte del Quattro e Cinquecento.
Fondamentale qui era far sì che l’allestimento non prevalesse sulle opere ma coadiuvasse la linea concettuale e narrativa della mostra, rendendola leggibile a tutti, specialisti e visitatori. Obiettivo primario era creare una osmosi significativa tra i contenuti storici, i Musei Capitolini e i loro spazi, alcuni dei quali riaperti al pubblico per l’occasione. Il percorso, infatti, si lega all’adiacente Esedra di Marco Aurelio, restituendo concretamente il nesso fra gli albori del collezionismo privato di antichità e i bronzi del Laterano donati alla città da Sisto IV nel 1471.
Cosa vedremo esposto in mostra e perchè
Ce lo dice il curatore Salvatore Settis. “Il principio che ci ha guidati è stato rendere visibile ed evidente, a tutti i visitatori – addetti al settore e non – che questa mostra è solo un’anticipazione di quello che sarà il Museo Torlonia. Tutto parla di lui, evocandolo: ecco spiegato il percorso a ritroso, che parte dai giorni nostri e poi va indietro, fino al Quattro-Cinquecento, passando per rinvenimenti ottocenteschi, il collezionismo del Settecento e del Seicento”.
Il restauro
I marmi Torlonia, in fase di restauro nei Laboratori Torlonia, sono raccontati nel primo di una serie di video su collezione ed esposizione, disponibile in anteprima al link www.fondazionetorlonia.org/channel/. Non perdete questo video; è bellissimo, interessante ed istruttivo. Pensate che la testa del Montone una delle più belle delle opere esposte, fu restaurata addirittura dal Bernini!
La Fondazione Torlonia ha restaurato i marmi selezionati con il contributo di Bvlgari che è anche main sponsor della mostra.
Vademecum
Sito Web: www.torloniamarbles.it
Consulta sempre la pagina AVVISI prima di programmare la tua visita al museo.
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