Milano

I PROFUGHI IN PIAZZA DUOMO

Il barcone che dovrebbe essere ospitato in Piazza Duomo

Un simbolo di forte impatto per catalizzare più attenzione possibile sul dramma dei profughi.

I profughi, dare una vetrina importante e centralissima al relitto di uno dei tanti barconi su cui vengono ammassati quando affrontano viaggi in condizioni disperate, attraversando il mar Mediteranneo e provando ad approdare alle coste di paesi come la Turchia, la Grecia e l’Italia.

Una proposta, quella avanzata dal premio Oscar Alejandro Gonzalez Iñárritu, che sta già facendo discutere, perché Piazza Duomo, il salotto buono di Milano, potrebbe essere il luogo ideale dove ricordare che ogni giorno esseri umani innocenti, alla ricerca di condizioni di vita meno disperate di quelle che si lasciano alle spalle nei paesi da cui scappano, ma potrebbe, secondo i più conservatori, anche portare una atmosfera di cupezza che poco gioverebbe all’immagine patinata e privilegiata del centro della città di Milano.

Il Sindaco Giuseppe Sala, che ha appena incontrato il regista messicano a Milano,  si è espresso favorevolmente e si è detto pronto ad accogliere il relitto, ora l’ultima parola spetta al Pontefice, visto che il relitto occuperà una posizione centrale proprio durante la sua prossima visita.

«Penso che potrebbe essere un segno importante per la città – ha commentato Sala – Ma voglio essere prudente prima di dire che è qualcosa che si può fare». 

La prudenza si riferisce ai costi di trasporto della disastrata imbarcazione.

Nelle ultime ore il Sindaco è stato coinvolto in una inchiesta giudiziaria legata alla realizzazione della Piastra di Expo 2015(l’ infrastruttura più costosa realizzata nel sito di Rho Pero), di cui era commissario unico, e ha dichiarato che preferisce autosospendersi finché la vicenda non verrà chiarita, e noi tutti speriamo che ciò avvenga il prima possibile.

Il barcone in questione, battezzato col macabro “barcone della morte” è ciò che rimane del peschereccio che affondò lo scorso aprile al largo delle coste libiche, e che si portò con sé più di  700 migranti, le loro vite e le loro speranze.

Sarebbe importante non dimenticarsene, e questa testimonianza unica potrebbe davvero essere un modo molto efficace di veicolare questo messaggio. Il barcone, che dovrebbe arrivare a Milano se il progetto andrà a buon fine, si trova ora ad Augusta, in Sicilia, ma il regista Iñárritu, assieme all’Alto Commissariato Onu per i rifugiati, lo vorrebbe nella capitale meneghina in tempo per la visita di Papa Francesco, prevista per il 24 marzo.

 

 

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!