Milano

IL BILANCIO DEL MUDEC

Inaugurato lo scorso marzo, il MUDEC, il Museo delle Culture, lo spazio polifunzionale ricavato dall’ex fabbrica Ansaldo in zona Tortona non sembra aver riscontrato il successo sperato. Nato già in parte male, a causa della diatriba nata fra il Comune di Milano e l’architetto David Chipperfield: rispetto al progetto originario, i pavimenti erano stati posati in maniera approssimativa e con materiali rovinati ancor prima di essere utilizzati.

Ma, nonostante alcune migliorie sia state apportate, come conferma l’Assessore alla cultura Filippo del Corno e con lui la direttrice del museo Anna Maria Maggiore, seguendo le indicazioni dell’archistar, lo spazio non ha conquistato proprio tutti.

La stagione aperta prima con Africa. La terra degli Spiriti e in seguito con Mondi a Milano, è stata seguita da Gauguin, racconti dal paradiso e da Barbie, the Icon. Queste ultime le mostre più visitate. Poco riscontro, invece, per la collezione permanete A beautiful confluence, per di più a ingresso gratuito, dove sono stati superati appena i 40 mila visitatori. In confronto Rubens.Adorazione dei pastori a Palazzo Reale ha attirato 113.529 visitatori in 40 giorni e Hayez alle Gallerie d’Italia oltre 180mila

Eppure il MUDEC doveva essere il fiore all’occhiello della grande stagione dell’EXPO. All’epoca il museo andava inaugurato per forza, visto che la responsabilità non era del Comune ma del gestore privato, ossia il Gruppo 24ore. Ora le lastre sono state sostituite e Chipperfield dovrà decidere se firmare il progetto o meno, oppure continuare la vicenda in Tribunale.

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